Nicole Holofcener conquista con A Dire il Vero: la recensione imperdibile

“A Dire il Vero”, la nuova pellicola diretta da Nicole Holofcener, è arrivata nei cinema il 8 febbraio scorso. Si tratta di una leggera commedia che si sofferma sull’argomento delle menzogne innocenti e delle questioni di coppia, ma purtroppo non lascia una traccia duratura.

Descrizione di “A Dire il Vero”

Beth interpretata da Julia Louis-Dreyfus e Don interpretato da Tobias Menzies sono una coppia di mezza età con una splendida sinergia nella vita matrimoniale. Condividono tutto, incluso un gelato dallo stesso cono, e sono così uniti che il loro figlio Elliot, incarnato da Owen Teague, si sente spesso di troppo. Beth è una scrittrice di discreto successo che ha appena finito un manoscritto che spera di pubblicare, mentre Don, lo psicologo di scarso successo, sta lottando con l’invecchiamento. Quando ha scoperto che il recente libro di Beth non gli piace affatto, Don decide di mentire per il bene della moglie, sostenendo di essere piaciuto molto.

Tuttavia, questa piccola menzogna di Don si trasforma in un pesante segreto che inizia a rovinare la sua carriera e la sua relazione. Quando Beth scopre la verità attraverso una conversazione che Don ha con Mark, il partner di sua sorella Sarah interpretata da Michaela Watkins, inizia a dubitare di tutto quanto riguarda il suo matrimonio. Dal loro solido legame di coppia che pensavano fosse privo di segreti, entrambi iniziano a realizzare come la loro relazione, che sembrava così solida, potrebbe nascondere due personalità distinte con desideri e riflessioni diverse.

Critica ad “A Dire il Vero”

Il film di Nicole Holofcener affronta in modo leggero e delicato temi complessi come la paura dell’invecchiamento, i problemi di coppia e la genitorialità travagliata. “A Dire il Vero” è una commedia che ci ricorda come ognuno di noi abbia il diritto di tenere le proprie opinioni per sé, e allo stesso tempo il diritto di avere idee personali che non necessariamente devono incontrare l’accordo degli altri.

Nonostante il film sia divertente e gradevole, non riesce a immergersi completamente nel profondo universo dell’autostima, della reciproca stima nelle relazioni e della noia che spesso assale le relazioni a lungo termine. La regia semplice limita il potenziale del film, relegandolo al genere dei film televisivi, impedendo al film di raggiungere livelli più alti. Questo nonostante, rimane un film godibile, ideale per le domeniche pomeriggio, ma purtroppo facilmente dimenticabile.