Morto con quella roba in testa: il gioco erotico finisce in tragedia

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Doveva tornare a casa, ad Hannover, in Germania, a maggio ma non ha mai fatto ritorno. Così i genitori di Christopher Faust, 39 anni, si sono preoccupati e hanno chiamato la polizia che ha subito iniziato a cercar di rintracciare l’uomo. L’uomo, un dj tedesco molto apprezzato e stimato da tutti, era andato in vacanza in Thailandia senza dire niente a nessuno… Ma è stato individuato perché si era registrato presso una villa di lusso a Krabi, nel sud della Thailandia, il 7 giugno.

L’uomo è stato visto per l’ultima volta il 9 giugno: aveva ordinato la colazione, era tornato nella sua stanza e le donne delle pulizie hanno detto di averlo visto in compagnia di una “paffuta donna thailandese” che poteva essere una prostituta. Poi nessuno lo aveva più visto. E anche lo staff dell’albergo si era preoccupato della sua sparizione. Dopo qualche tempo, lo staff dell’hotel ha deciso di entrare in camera dell’uomo. Ed è lì che emersa l’orribile verità. 

Quando sono entrati in camera dell’uomo, martedì 11 giugno, hanno trovato il suo corpo nudo e senza vita sul letto. Christopher aveva una busta di plastica verde avvolta intorno alla testa, legata saldamente con del nastro adesivo. Stando a quanto riferito dalla polizia, aveva eiaculato da poco. Pare che si tratti di un gioco erotico finito in tragedia. Ora la polizia indaga sulla morte dell’uomo che è morto dopo aver passato del tempo con quella che in tutta probabilità era una prostituta.

L’uomo è stato visto vivo per l’ultima volta il 9 giugno. Stando a quanto riferito dalla polizia locale, la donna con cui è stato visto Christopher potrebbe essere una prostituta. Tuttavia la polizia sta ancora cercando di mettere insieme i pezzi di questa strana vicenda. Il tenente colonnello Chavalit Petchsripia, direttore della stazione di polizia distrettuale di Ao Nang nella provincia di Krabi, all’inizio aveva classificato la morte dell’uomo come una morte per suicidio. Poi si è convinto a indagare. 

La polizia ha detto che nella stanza dove l’uomo è stato ritrovato c’erano due bicchieri d’acqua su un tavolo. C’era poi una ricevuta, un rotolo di nastro adesivo rosso, quello con il quale la testa di Christopher era sigillata dentro la busta di plastica. Il tenente colonnello Petchsripia ha aggiunto: “C’è il sospetto che la morte possa essere collegata a un gioco erotico finito male: sul corpo dell’uomo c’era dello sperma”.