Nadia Toffa senza pace, spunta la teoria complottista: “Ecco cosa l’ha uccisa”

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Nadia Toffa, il complotto sulla morte corre sul web. Non c’è pace per la povera Nadia Toffa, venuta a mancare a causa di un tumore cerebrale contro il quale lottava da tempo, martedì 13 agosto. La giornalista e conduttrice de Le Iene aveva appena compiuto 40 anni ed era da un mese e mezzo che non dava sue notizie sui social. I suoi fan, a causa di quella “strana” scomparsa, si erano insospettiti e avevano iniziato a pensare al peggio. La notizia della sua morte era quella che nessuno avrebbe voluto leggere e ha straziato tutti.

Nadia era una guerriera coraggiosa e ha lasciato il segno anche nel modo in cui ha deciso di “gestire” la malattia parlandone sui social, in tv e nel suo libro. I messaggi di cordoglio del suo pubblico, degli amici, dei colleghi e di chi le ha voluto bene sono innumerevoli. La gente non si dà pace. Ma in tutto questo dolore c’è anche chi grida al complotto. Terribile. 

Secondo alcuni, sarebbe stata la chemioterapia a uccidere Nadia Toffa, non il suo tumore cerebrale. Gli anti-chemio ci erano andati giù pesanti anche nell’immediato, quando Nadia aveva fatto sapere di essere malata. Fu proprio la Toffa, dalle telecamere de Le Iene, a invitare tutti a non fidarsi dei trattamenti non convenzionali dicendo al pubblico di essersi affidata alla chemioterapia per combattere quello che lei chiamava “il bastardo”. E allora fu attaccata per la sua scelta, fu attaccata da coloro che sostengono che la chemioterapia è una cura imposta dalle ditte farmaceutiche. Continua a leggere dopo la foto

Una cura che non serve a nulla – a detta di questa gente – che avvelena il corpo e accelera la morte. I complottisti sono tornati alla carica dopo la morte di Nadia Toffa sostenendo che sia stata proprio la cura scelta dalla giornalista a ucciderla: “Anche a causa di radio e chemio”, twitta una donna. “Se Nadia avesse rifiutato radio e chemio, i media avrebbero già messo sotto accusa qualsiasi cura alternativa da lei scelta ma è morta nonostante (o a causa di?) radio e chemio quindi è fatalità” si legge in rete.

“È l’ennesima evidenza che i trattamenti chemioterapici forse non sono la soluzione e, se non erro, tale notizia fu utilizzata per mostrare quanto efficace fosse la chemio” ha scritto qualcuno. C’è poi chi, per andare contro la chemio, sostiene l’efficacia del trattamento a base di urina. “Spesso mi chiedo chi è il vero male tra chemio e tumore… Eh, se l’urina fosse più utile delle terapie inutili…”. Inutile, davvero, aggiungere altro.