Fatturazione elettronica, la guida alle sanzioni previste

Come sappiamo,in caso di fatturazione elettronica omessa, errata o inviata in ritardo si va incontro a diverse sanzioni 2019, che sono previste a regime e durante il periodo di moratoria. Oggi cercheremo di darvi delle utili informazioni al riguardo ovvero su quelle che sono le sanzioni che si applicano nel 2019 alla fatturazione elettronica. La gran parte di aziende e professionisti hanno una grande preoccupazione per la fattura elettronica che viene inviata in ritardo o nel caso in cui questa possa avere degli errori o ancora nel caso in cui venga scartata dal Sdi. La preoccupazione riguarda il fatto che in questi casi sono previste delle sanzioni. Bisogna a tal riguardo distinguere il periodo che è coperto dalla moratoria, che ricordiamo è stata introdotta lo scorso anno ed il periodo successivo che è chiamato a regime.

Sembra che almeno per questo primo anno di applicazione, gli errori nella predisposizione e nell’invio telematico della fattura elettronica siano contemplati, visto che l’introduzione della fatturazione elettronica e digitale ha rappresentato una vera e propria rivoluzione non solo tecnologica ma anche organizzativa. Ma a quanto ammontano le sanzioni previste nel 2019, sia quelle che rientrano nel periodo transitorio che a regime?

Fatturazione elettronica pagata in ritardo: sanzioni e rischi

La fattura elettronica che viene inviata in ritardo, con errori o omessa può determinare delle conseguenze molto gravi per il contribuente, in termini di sanzioni ovviamente. Per i contribuenti Iva mensili, si potrà godere della riduzione delle sanzioni fino alla liquidazione iva in scadenza il prossimo 16 ottobre 2019, ovvero per tutte le fatture con iva a debito emesse fino alla data del 30 settembre.

Per la violazione registrazione o fatturazione senza conseguenze sul calcolo dell’iva, si rischia una sanzione che va da 250 a 2000 euro; per la fatturazione elettronica o registrazione omessa, tardiva o errata la sanzione ammonta dal 90 al 180% dell’imposta, con importo minimo di 500 euro; per la violazione fatturazione elettronica e/o registrazione importi, esenti, non imponibili, non soggetti ad Iva o reserve charge, la sanzione ammonta dal 5 al 10% dei corrispettivi, con un minimo di 500 euro e se non ci sono conseguenze sul calcolo Iva o delle imposte sui redditi le sanzioni sono comprese da un minimo di 250 ad un massimo di 2 mila euro; per le violazioni solo formali, non sono previste sanzioni. I riferimenti normativi essenziali in materia di sanzioni sulla fatturazione elettronica tardiva, omessa o errata sono l’articolo 6 del decreto legislativo 471/1997 e l’articolo 6 del decreto legislativo numero 472/1997.