Giulia De Lellis racconta il tradimento di Andrea Damante: “Ecco come mi sono vendicata”

Giulia De Lellis si conferma come reginetta indiscussa del mondo del gossip e della moda italiana? L’influencer ancora una volta riesce a far parlare di se per via della fine della relazione con Andrea Damante, una relazione che ha animato le pagine dei magazine di cronaca rosa che adesso è diventato anche libro.

“Lo sapete che ho scritto un libro?”

Il 2018 e parte del 2019 sono segnati nel mondo del gossip dalla fine della storia d’amore tra Giulia De Lellis e Andra Damante. La coppia nata negli studi di Uomini e Donne è stata definita come una delle più belle del programma, tanto che in molti sono rimasti sotto shock nello scoprire che l’ex tronista potesse aver tradito la sua Giulietta, donna che era pronto a sposare nel breve tempo.

A fa discutere oggi è la pubblicazione del nuovo libro da parte di Giulia De Lellis che racconta proprio la fine della relazione con Andrea Damante. La frase cult che sta accompagnando la sponsorizzata del libro è la seguente: “Lo sapete che ho scritto un libro?”.

Giulia De Lellis racconta il tradimento di Andrea Damante

Come abbiamo spiegato poc’anzi, la coppia formata da Giulia De Lellis e Andrea Damante è stata incoronata una delle più belle nate nel mondo di Uomini e Donne. I due hanno raggiunto in pochissimo tempo il successo, diventando anche testimonial di diverse campagne pubblicitarie.

La coppia sembrava avere un futuro roseo davanti a sé, ma ecco che arriva l’ombra del tradimento a rovinare tutto. Era la primavera del 2018 quando arriva la news: Giulia De Lellis e Andrea Damante si sono lasciati. Sul gossip in questione sono state pubblicate tantissime news, ma a raccontare la verità è stata Giulia De Lellis.

“Le cornici si spezzano”

Tra qualche settimana, Giulia De Lellis sarà in tutte le librerie Mondadori con il libro Le corna stanno bene su tutto, scritto insieme a Stella Pulpo. In un estratto pubblicato da Gossip e Tv è possibile leggere: “Le cornici si spezzano […] ma sento che non sono abbastanza appagata, vado verso i suoi preziosissimi e costosissimi giochi […] la PlayStation, la maledetta PlayStation! […] Prendo la consolle e la metto sotto l’acqua corrente […] provo un fremito di piacere […] prendo i capi uno ad uno e li riduco in brandelli […] parlo da sola, adesso sì che sono pazza. Continuo finché non ho accumulato qualche migliaio di euro di danni sul pavimento e poi, come un palloncino che si sgonfia, mi accascio a terra tra quelli che ormai sono solo stracci e finalmente piango”.