Kate Middleton e Meghan Markle, continua il duello d’immagine tra le due cognate

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È questa una battaglia, nella lunga guerra tra le giovani generazioni della corona inglese, che si è consumata nei cieli, come vedremo tra qualche capoverso. Eppure i suoi effetti sono ben ancorati al suolo e alla pancia d’Inghilterra.

Partiamo da qui. Un recente sondaggio di YouGov, società che studia le tendenze d’Oltremanica, ha stabilito che Kate di Cambridge batte Meghan di Sussex nel cuore dei sudditi britannici, e con ampio margine. Secondo lo studio, la futura regina raccoglie il consenso del 64 per cento della popolazione, occupando il quarto posto dopo la sovrana in carica Elisabetta, prima della lista con il 72 per cento di like, seguita da Harry, che la tallona con il 71, e William, appena dietro con il 69.

Ma è la discesa agli inferi dell’altra duchessa da prima pagina, Meghan appunto, a destare scalpore. In un anno l’ex attrice, colei che avrebbe dovuto canalizzare un maestrale foriero di freschezza nei corridoi di Buckingham Palace, ha perso ben 6 punti nell’indice di gradimento, assestandosi al sesto posto con il 49 per cento di pollici in su, dietro il principe Filippo, che ha due volte e mezzo i suoi anni (98) ed è persino in pensione dagli incarichi ufficiali. Una débâcle che stupisce, certo, benché fosse attesa.

Non hanno giocato a favore di Meghan i numerosi capricci da star che ha manifestato nei confronti dell’establishment, giustificati dalla massima coniata dall’innamoratissimo marito Harry: «Ciò che Meghan vuole, Meghan deve ottenere». Atteggiamento imperialista arginato solo in un paio di occasioni. Per esempio quando, di fronte alle richieste di Meghan di poter visionare prima del matrimonio le tiare disponibili per scegliere quella più adatta all’abito Givenchy con cui percorse – per un tratto da sola – la navata della cappella di san Giorgio, sua maestà le rispose parecchio infastidita che certo, una tiara Meghan l’avrebbe indossata, ma che la scelta spettava alla sovrana.

Per il resto, Palazzo si è piegato più volte alle richieste della ex signorina Markle. Parliamo delle spese per vestiti e gioielli, che in un anno e mezzo hanno superato il milione, la volontà di cambiare casa e di traferirsi in campagna per non dover più dividere il tetto di Kensington Palace con i mal sopportati cognati. E non dimentichiamo le mail inviate alle 5 del mattino con cui impartiva ordini allo staff, ridotto ormai all’osso a causa della marea di dimissioni, anche sul fronte tate. Archie Harrison è nato il 6 maggio e ha già cambiato tre nannies. Vedremo se il nuovo corso inaugurato da Fiona McIlwham, già ambasciatrice inglese in Albania, appena nominata segretario privato dei duchi, riuscirà ad arginare le intemperanze di Meghan. Ma il carico da novanta che ha catalizzato le critiche verso la duchessa è stato, arriviamo al punto, il famigerato tour estivo in aereo privato.

Quattro voli dei duchi di Sussex sono finiti nell’occhio del ciclone: andata e ritorno Londra-Ibiza e Londra- Nizza, a qualche giorno di distanza. La prima tratta è stata percorsa per raggiungere un villone affittato, scrive il Sun, per oltre 100 mila euro a settimana. La seconda per andare a far visita a Elton John e famiglia nel palazzo in Costa Azzurra. E non sarebbe stato il dispendioso livello delle ferie, spiegano i giornali inglesi, e neanche il fatto che Meghan giochi a fare la stilista – la collezione è stata presentata su Instagram – a suscitare le ire dei sudditi.

No, ciò che i britannici non sopportano è la doppiezza. Meghan ha firmato come “direttore ospite” il numero di settembre dell’edizione inglese di Vogue tarandolo sulle tematiche green: le plastiche che invadono gli oceani, il buco dell’ozono che ormai è una voragine, le foreste che bruciano e ci soffocano. E poi, in vacanza, lei e il marito inquinano sette volte più di quanto avrebbero fatto se avessero scelto voli di linea! I duchi di Cambridge hanno immediatamente approfittato di questa empasse.

Consigliati da Simon Case e Catherine Quinn, i loro influenti segretari particolari, hanno preferito raggiungere il castello di Balmoral, dove Elisabetta trascorre le sue estati ricevendo i parenti a scaglioni, con un volo di linea da 80 euro dall’aeroporto di Norwich a quello di Aberdeen. Scelta demagogica, ma necessaria sia per manifestare l’accortezza nella gestione della borsa, virtù che Kate ha sempre incarnato, a differenza dell’allegra leggerezza manifestata dai Sussex, sia per riparare al danno d’immagine che i comportamenti di Harry e Meghan – che ha cercato di rattoppare con un pellegrinaggio ad Althorp House, dove è sepolta Diana – rischiano di infliggere al parentado tutto.

E dunque al lustro di casa Windsor, già pesantemente flagellato dalla scandalosa amicizia tra il principe Andrea e Jeffrey Epstein, il milionario accusato di abusi su giovanissime ragazze e morto in carcere (vedi servizio a pagina 40). Non è del tutto vero che la fama dei Cambridge si alimenti del disappunto popolare verso i Sussex. Lo si è capito quando Lara Spencer, nota conduttrice del programma Good Morning America, ha ironizzato su una voce del curriculum di George, che con l’inizio dell’anno scolastico si cimenterà, per 35 minuti a settimana, in un corso di danza classica. I sorrisini in diretta Tv non hanno lasciato indifferente Roberto Bolle che ha sollevato un’invettiva contro quel sarcasmo che puzza di discriminazione. “Vorrei sapere se avete trovato questo video divertente o inappropriato”, ha chiesto retoricamente l’étoile su Twitter. Niente di nuovo, dopotutto. Edoardo, il quartogenito di Elisabetta e Filippo, si è dato al teatro durante l’anno sabbatico che trascorse nel 1982, quando aveva 18 anni. Anche all’epoca la questione suscitò più d’un disgustoso sorrisetto, rimasto senza difesa. Mentre oggi, viva i tempi che cambiano, il futuro re può danzare a suon di applausi.