Nadia Toffa, il suo testamento che ha voluto affidarci prima di morire

Ha speso la sua intera vita per le battaglie ambientali: dalla “Terra dei Fuochi” tra Napoli e Caserta passando dalla “Terra dei Veleni” di Crotone fino all’Uva di Taranto. Raccontare l’esistenza di chi vive a ridosso di queste bombe ecologiche era un dovere più che un semplice lavoro. Mettere in salvo la vita di quella gente sensibilizzando l’opinione pubblica aveva la priorità su tutto.
Ma la vita non ammette programmazioni, strade e percorsi da fare, così quella battaglia per gli altri è diventata la propria.
Col fiato sospeso era rimasta l’Italia intera quando nel dicembre del 2017, nella hall di un albergo di Trieste, un malore l’aveva colpita. La lunga assenza dal piccolo schermo e poi l’annuncio che volle dare direttamente in tv: «Ho un cancro cerebrale». La malattia, però, non le aveva portato via la voglia di stare dalla parte di chi subisce e soffre. Anzi, il cancro lo aveva portato in tv perché «una delle cose più brutte per un malato di cancro è tenere nascosta la malattia come una vergogna».
Nadia non voleva morire. E quando aveva affermato con forza che «il cancro non era una sfiga ma un dono» lo aveva fatto per rivendicare la forza d’animo con cui reagire, da “guerrieri”. Un atteggiamento che nel bene o nel male ha contraddistinto la sua lotta. Un sorriso alla volta. Come quelli che ha donato a tutti fino all’ultimo.

L’IMPEGNO
L’abbiamo incontrata diverse volte Nadia Toffa, volto televisivo della nota trasmissione di Italia 1 Le Iene, prima della malattia e durante la stessa. L’ultima volta fu a Taranto nel gennaio di quest’anno dove ricevette la cittadinanza onoraria per una battaglia a favore dei bambini ammalati di tumore. Quei bambini che come lei hanno lottato e lottano contro un male terribile e terrificante, il cancro. In quell’occasione Nadia presentò il suo ultimo scritto intitolato Fiorire d’inverno. Con lei passammo un’intera giornata tra impegni istituzionali e incontri personali. Le chiedemmo un’intervista e non solo accettò la nostra proposta ma fu contenta nel raccontarsi apertamente e senza veli. Le chiedemmo perché quel titolo al suo libro visto che d’inverno è difficile che un fiore sbocci. «Quando andavo in montagna da piccola con la mia famiglia — ci spiegò — tra la neve trovavo dei fiori. Ma come, chiedevo a mia madre, questi fiori fioriscono d’inverno, sono matti? Mia madre mi diceva che erano quelli più forti a vincere il freddo. Io il mio ‘freddo’ voglio vincerlo».

Non era ancora sazia di vita. E in quell’occasione lo dimostrò incontrando tanta gente che lottava e a ognuna di loro dedicò del tempo nell’ascoltarla. Pur essendo provata dalla malattia e le cure non si risparmiò in quella giornata. Nadia voleva vivere ma non come il cancro le aveva ordinato. Aveva un’energia particolare negli occhi che facevano capire che non era intenzionata a farsi battere. Perché Nadia era consapevole che le restava poco da vivere.

LA FEDE

Ma da chi aveva preso questa forza? Ce lo spiegò proprio quel giorno: «Due anni fa ero a Taranto per raccogliere dei fondi destinati alla nascita del reparto di Oncoematologia pediatrica, lì ho conosciuto una bambina malata di tumore, Gabriellina. E stata lei a darmi la forza. Mi ricordo ancora quando mi raccontò che stava perdendo i capelli per la chemioterapia e piangeva per questo. Quando mi hanno detto che avevo un cancro ho pianto e quando mi è rimasta in mano la prima ciocca di capelli è stata dura. Poi, però, mi sono venute in mente le parole di Gabriellina quando mi disse che i capelli erano ricresciuti più forti di prima. A me addirittura stanno ricrescendo ricci». Nadia quel giorno era anche contenta perché il corpo stava rispondendo bene alle cure. Ci aveva detto che era pronta per ritornare sul piccolo schermo alla conduzione de Le Iene ma non con una parrucca, con i suoi capelli. Ma la recidiva a marzo non le ha lasciato scampo.
Le ultime settimane di vita sono state le più brutte per Nadia che era stata ricoverata in una struttura per gestire al meglio il suo passaggio. A qualche suo amico intimo aveva confessato che non riusciva neanche più a dormire per i forti dolori che provava sul suo corpo. Gli ultimi mesi Nadia aveva anche ridotto il suo tempo nel gestire i suoi canali social con i quali aveva istaurato un rapporto speciale con i suoi followers raccontando la sua malattia, la sua battaglia affrontata sempre con il sorriso.
In quella nostra ultima intervista le chiedemmo qual era il rapporto con la fede. Parole che se lette oggi hanno un significato assai diverso. La morte di Nadia per molti sarà un addio per noi è soltanto un arrivederci, piccola grande guerriera dagli occhi buoni.

L’attenzione mediatica non si placa sulla morte di Nadia Toffa. A far discutere in queste ore è la splendida decisione che la redazione de Le Iene che ha commosso davvero tutti. Ecco cosa cambierà nel programma.

“La sua battaglia”

Come abbiamo appena spiegato, la morte di Nadia Toffa ha davvero commosso l’opinione pubblica. In questi ultimi anni la giornalista ha voluto raccontare a cuore aperto quella che è stata la sua battaglia contro il cancro, sia attraverso i social che nel libro Fiorisco di inverno.

A parlare dopo la sua morte è stata la sorella Mara che a Gente ha dichiarato: “Era Nadia che faceva coraggio a noi. Una roccia. Un concentrato di energie belle. Sono stata un po’ la sua seconda mamma, ma se avevo qualche problema lei sapeva sempre consigliarmi. Era molto più matura della sua età. Era un’anima splendida e Dio ha voluto chiamarla a sé”. La donna continua dicendo: “Della sua battaglia contro il cancro diceva ‘Adesso la mia battaglia è questa e io non mi tiro indietro’. Noi siamo orgogliosi per il messaggio di forza e di speranza che ha lanciato a tutti. Ho visto gente che ringraziava mia madre per aver messo al mondo mia sorella. È arrivata qui anche una delegazione da Taranto, città di cui era diventata cittadina onoraria”.

Nadia Toffa ultime notizie

La domanda dei fan che hanno sempre sostenuto Nadia Toffa in queste ore è la seguente: come cambierà la conduzione de Le Iene in seconda serata adesso che la giornalista non c’è più?

Ad annunciare un work in progress era stata la sorella Mara che a Gente aveva dichiarato: “Sì, dovremo pensare a qualcosa in sua memoria, organizzare qualche iniziativa per far in modo che la sua azione civile continui”. Non a caso nel massaggio pubblicato su Facebook, che annunciava la scomparsa della giornalista la redazione de Le Iene scriveva: “Niente sarà più come prima”. Infatti, ecco qual è la scelta presa dai colleghi della Toffa.

Le Iene: la decisione dopo Nadi a Toffa

Nel corso delle ultime ore è stata diffusa una news riguardante la decisione presa da La redazione de Iene. Il programma che andrà in seconda serata subirà un importante cambiamento dato che alla condizione non potrà esserci più Nadia Toffa. Nessuno, dunque, sostituirà la giornalista: da tre conduttori si passa a due ovvero Giulio Golia e Matteo Viviani. D’altronde nessuno potrebbe sostituire Nadia Toffa, giornalista simbolo del giornalismo d’inchiesta a Le Iene.