Britney Spears, il padre finisce nei guai. Indagato per violenza contro il nipote Sean Preston

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Sembrerebbe essere finita nei guai Britney Spears o meglio il padre dell’artista internazionale. Dopo il caos che lo ha travolto con il Movimento free Britney, adesso sembrerebbe che l’uomo sia al centro di un nuovo scandalo, ma questa volta la cosa è molto grave. Il padre di Britney Spears quindi sarebbe sotto inchiesta per violenza su minori e nello specifico a denunciare il suo ex suocero è stato Kevin federline. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe picchiato il nipote tredicenne Sean Preston.

Tutto risalirebbe allo scorso 24 agosto quando i due figli di Britney pare fossero a casa del nonno e quest’ultimo avrebbe avuto una discussione con il nipote che poi è degenerata, tanto che il ragazzino secondo quanto riferito dai media americani, sarebbe dovuto addirittura scappare e e rifugiarsi in una stanza per sfuggire all’ira del nonno, il quale però ha sfondato la porta e gli ha messo le mani addosso.

Su TMZ si legge: “Fonti delle forze dell’ordine ci hanno riferito che il presunto incidente è avvenuto il 24 agosto nella casa di Jamie Spears nella contea di Ventura. Ci è stato detto che Federline afferma che suo figlio di 13 anni e Jamie hanno litigato e, a un certo punto, Jamie avrebbe alzato le mani. Le nostre fonti dicono che Jamie ha sfondato una porta per raggiungere suo nipote e lo ha preso una volta che era nella stanza. Sembra che Britney abbia preso i suoi bambini e li abbia portati a casa sua, dove l’ha raggiunta Kevin. L’incidente è stato così grave che Kevin il giorno dopo si è presentato al dipartimento dello sceriffo di Ventura. Ci è stato detto che gli investigatori hanno già sentito i testimoni e hanno consegnato i loro risultati all’ufficio del D.A”.

Per chi non lo sapesse questo movimento è nato proprio alcuni mesi fa, quando una cinquantina di persone si sono riunite attorno al West Hollywood City Hall per una protesta pacifica, con cartelli dove si legge “FreeBritney”. Il motivo di questa protesta, pare fosse legato alo stato di salute della cantante Britney, che da mesi era ospite di una clinica di igiene mentale. Un’altra protesta si è poi tenuta il 10 maggio fuori dal tribunale Stanley Mosk di Los Angeles dove si è tenuta un’udienza per la conferma dell’amministrazione di sostegno nei confronti dell’artista, che già nel 2008 era entrata sotto la tutela legale del pare James Spears e dell’avvocato Andrew Wallet.