Aspettativa Legge 104 2019, come funziona, come richiederla a chi spetta

Questo articolo in breve

La legge tutela la disabilità, ma in che modo? La Costituzione in realtà da allo Stato  così come ai poteri pubblici, il potere di poter rimuovere le disuguaglianze tra le persone e impediscono la piena affermazione della personalità di ciascuno.  Come sappiamo, purtroppo, la condizione di disabilità può portare la persona con handicap ad essere emarginata dalla società e quindi di conseguenza a non avere alcuna opportunità di crescita. Per questo motivo le leggi via via ha introdotto delle tutele a favore delle persone disabili e di conseguenza dei loro familiari.

Tra questi troviamo proprio il congedo straordinario aspettativa con legge 104, ovvero quella legge che dà la possibilità al disabile oppure al familiare che è coinvolto nella sua assistenza, di potersi assentare dal posto di lavoro  per un lungo periodo di tempo,  durante il quale ovviamente il lavoratore sarà retribuito.  Il congedo straordinario oppure aspettativa 104 si aggiunge ai permessi 104 che il disabile oppure il suo familiare può prendere nel corso del rapporto di lavoro.

Aspettativa con Legge 104, che cos’è?

La Legge 104 riconosce ai lavoratori disabili ed anche ai loro parenti più prossimi che svolgono nei loro confronti un’attività di assistenza, il diritto di potersi assentare dal lavoro continuando ad usufruire della retribuzione. Di conseguenza la legge 104 da la possibilità al lavoratore che assiste un portatore di handicap a non andare al lavoro per un certo numero di ore di permesso, mantenendo la retribuzione che viene sempre erogata dall’INPS attraverso un’ indennità apposita per permessi 104. Oltre a quest’ultimi, la legge 104 offre anche un altro diritto ovvero il congedo straordinario o l’aspettativa con legge 104.

Si tratta della possibilità di usufruire di un periodo massimo di due anni di assenza dal lavoro che viene indennizzato poi con una Indennità che è pari alla retribuzione percepita nell’ultimo mese di lavoro che precede il congedo straordinario.  Esiste un limite per i due anni e vale per tutti gli aventi diritto per ogni persona con disabilità grave.  Nel caso in cui in una famiglia dovessero esserci più figli  che hanno una condizione di disabilità grave, questo beneficio di 2 anni spetta per ogni figlio disabile.  La presenza di più figli disabili gravi da al lavoratore la possibilità di raddoppiare il congedo perché rimane inteso che un ulteriore periodo di due anni per altri figli disabili gravi è usufruibile soltanto dall’altro genitore. Non vanno computati nel congedo straordinario i giorni di ferie, i giorni di malattia, i giorni festivi, i sabati che cadono tra il periodo di congedo straordinario e la ripresa del lavoro.