Sulla fatturazione elettronica a partire dallo scorso 17 giugno 2019, attraverso la circolare 14, l’Agenzia delle Entrate ha fatto un pò di chiarezza sul tema, annunciando nuove regole e tante novità. Tra le tante, alcune riguardano le detrazioni fiscali relative ai rifornimenti di carburante, un tema molto caro a coloro che viaggiano tanto per lavoro. La prima cosa principale da fare è dimenticare i contanti e ricordarsi di pagare sempre il carburante con carte di carte di credito, carte di debito o prepagate. E’ possibile quindi pagare in contanti ed in questo modo si rinuncia alla detraibilità dell’Iva così come alla deducibilità dei costi. L’obiettivo in questo caso è solo uno ovvero rendere le transazioni tracciabili, con grandi vantaggi sulla rendicontazione che diventa in questo modo automatica e più agile.
Fatturazione elettronica e acquisto carburante
I professionisti che viaggiano tanto per lavoro sanno bene quanto purtroppo sono pesanti i costi del carburante e per questo le aziende ed i liberi professionisti hanno interesse nel beneficiare alla deducibilità delle spese. La e-fattura, altro non è un documento in formato digitale xml che contiene i dati tipici della fattura cartacea. Parlando delle spese carburante, il benzinaio deve compilare il documento con le informazioni fornitegli dal cliente ed inviarlo entro le 24 ore seguenti, al server dell’Agenzia delle Entrate, il Sistema di Interscambio, il quale processa le informazioni, trattiene quelle che sono di suo interesse e trasmette al compratore la fattura.
La legge di bilancio 2018 sembra aver introdotto delle novità sull’acquisto di carburante come l’obbligo della fattura elettronica per le cessioni del carburante verso i titolari di partita Iva e imprese. Altre novità introdotte riguardano l’abolizione scheda carburante, sostituita dalla carta carburante. Di cosa si tratta? Quest’ultima altro non è che una versione telematica disponibile in varie versione e molto più pratica che permette di avere sotto controllo diverse spese, per poter redigere la rendicontazione ed anche per calcolare le detrazioni.
L’ultima legge di bilancio ha anche istituito delle limitazioni alla detraibilità dell’Iva subordinandola ai pagamenti tracciabili, sia per coloro che acquistano carburante e lubrificanti per autotrazione, sia che per coloro che lo acquistano per aeromobili, natanti da diporto e veicoli stradali a motore. Da questa normativa sono esclusi il GPL, i carburanti per la nautica, i motori fissi, i gruppi elettrogeni e le varie apparecchiature. Al fine di chiarire al meglio il tutto, l’Agenzia delle entrate ha pubblicato il provvedimento n.73203 del 4 aprile 2018, dove si elencano tutti i mezzi di pagamento che permettono di scaricare i costi di carburante e l’Iva dalla propria dichiarazione dei redditi.