“Nanetto e con la testa grossa”, le nuove rivelazioni di Anna Maria Franzoni

Questo articolo in breve

Anna Maria Franzoni dopo essere stata condannata per l’assassinio del figlio Samuele, ha pagato il suo conto con la giustizia, ad oggi la donna è fuori dal cercare. Ma la notizia recente (come riportata da diversi quotidiani online tra cui Yahoo Notizie) delle sue nuove rivelazioni lascia sgomenti e fanno riflettere.

Il delitto che ha sconvolto non solo Cogne ma l’Italia intera. Ormai dovrebbe essere un caso archiviato ma, ci sono importanti rivelazioni che sono emerse su Annamaria Franzoni nuovi fatti che riaprono il sipario su uno scenario alquanto orribile sulla storia.

Anche se la donna dopo aver scontato la sua pena con la giustizia ed ora è in cerca di tranquillità per lei e la sua famiglia, ci sono terrificanti testimonianze rilasciate da persone molto vicino a lei che pesano gravemente sulla sua persona. L’insegnante del piccolo Samuele lo aveva descritto come un bimbo delicato e fragile.

Era molto vivace ma al tempo stesso un bambino bisognoso di attenzioni e rassicurazioni. Inoltre la donna ricorda anche le preoccupazioni della madre di Samuele per le dimensioni della sua testa. “E’ un nanetto, ha la testa troppo grossa” Queste pare che siano le affermazioni che all’epoca Anna Maria Franzoni faceva alla maestra. Da un’altra persona vicino alla donna invece sembra sia emerso che Anna Maria fosse davvero fissata con la testa del bambino. Gli misurava continuamente la febbre.

“La sua testa emanava troppo calore”. Insomma, erano palesi le preoccupazioni che tormentavano la donna della particolare crescita di suo figlio, questo già nel 2000. Oltre alle testimonianze verbali c’è anche un documento che certifica il day Hospital del bambino per fare accertamenti sulla sua crescita fuori dal normale. Tra gli amici che conoscevano molto bene sia Anna Maria che Samuele, c’è Serena Pandolfini, la maestra del piccolo. L’insegnate ha spiegato più volte quanto fosse vivace il bambino e quanto fosse perennemente in cerca di attenzioni. Inoltre sono molte le persone che hanno raccontato le troppe e immotivate preoccupazioni di Anna Maria nei riguardi di suo figlio.

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Quando la mamma Anna Maria Franzoni descrive il carattere del piccolo Samuele, lo ricorda con queste parole “Era un mammone. Se faceva un disegno me lo portava, nei suoi pensieri c’ero io. Era furbo, si faceva sempre coccolare da tutti, era più impulsivo del fratello”. Parlando anche con le madri degli amichetti di Samuele sia saltato fuori che la donna fosse perennemente preoccupata per il calore che emanava la testa del suo bambino.