I giudici chiedono l’archiviazione per la denuncia fatta da Chiara Ferragni e Fedez, definiti “idioti palloni gonfiati”, perché scritto su un social. Dunque nessuna conseguenza?

Questo articolo in breve

La richiesta archiviazione della querela presentata da Chiara Ferragni e Fedez contro Daniela Martani, l’ex concorrente del Grande Fratello 2009, che su Twitter aveva definito il rapper e la moglie “idioti palloni gonfiati” all’indomani della festa che la Ferragni aveva organizzato in un supermercato in occasione del compleanno di Fedez, non deve stupire. Il pubblico si concentra sulla parte di motivazioni nella quale si legge che i social “godono di una scarsa considerazione e credibilità” e quindi “non sono idonei a ledere la reputazione altrui”.

In realtà bisogna ricordare come la parola “idiota” una volta costituiva un’ingiuria, ora non più reato, mentre “palloni gonfiati” potrebbe essere stato ritenuto ai limiti della diffamazione. In altri casi la giurisprudenza aveva ritenuto non diffamatorie affermazioni del genere. Bisognerebbe leggere l’intero dispositivo della richiesta di archiviazione. Il giudice potrebbe aver voluto dare anche un segnale verso tutti coloro che sui social scrivono per mestiere alla ricerca dei like e non appena arriva una contestazione si arrabbiano. Si vuole dare un freno a tutte queste denunce legate all’uso dei social per parole che non offendono in maniera grave. Anche se questo non rientra nel diritto di critica, il commento potrebbe essere accostato a quanto, di non razzista, si sente negli stadi: i calciatori sanno che possono ricevere commenti non proprio gentili. (Sopra, Fedez, 30 anni, e Chiara Ferragni, 32).