Lady Gaga sarà Patrizia Reggiani in un film

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Dal suo straordinario debutto come attrice è passato solo un anno, anche se a noi è sembrata un’eternità, e adesso Lady Gaga è tornata. Al cinema, di nuovo, dove la popstar di origine italiana darà volto e cuore a Patrizia Reggiani, ex moglie di Maurizio Gucci e mandante del suo omicidio nel 1995.

Lo rivela il sempre informatissimo sito Deadline.com, raccontando di come Gaga, protagonista in A star is born di un amore con Bradley Cooper tanto struggente da farci dire che no, non può essere solo finzione cinematografica, sia stata reclamata con forza dal regista Ridley Scott. Pur impegnato con le riprese dell’ennesimo film dal cast stellare The last duel con Matt Damon e Ben Affleck – il regista di Biade avrebbe già opzionato attraverso la sua Scott Free Productions i diritti di The House of Gucci: A sensational story of murder, madness, glamour and greed, biografia scritta da Sara Gay Forden e riadattata per il cinema da Roberto Bentivegna. Dicendo, ancor prima di cominciare: voglio Lady Gaga sul set. Forse perché la storia dell’animatrice dei salotti milanesi che prima sposa e poi fa uccidere il nipote di Guccio Gucci, fondatore della maison fiorentina di pelletteria e articoli per l’equitazione oggi di proprietà del colosso del lusso Kering, una delle pagine più conosciute della cronaca nera italiana ma non altrettanto nota all’estero, è complessa e controversa. Difficile. E chi meglio di Stefani Joanne Angelina Germanotta, regina di maschere e travestimenti e puro talento capace di sedurre Hollywood con una sola toccante interpretazione, potrebbe riuscirci?

In principio la storia era cominciata dalla A maiuscola di Amore: a una festa a Milano, quando l’unico rampollo della dinastia Gucci vede quella ragazza bella come Liz Taylor e fa di tutto per conoscerla. Così, nel 1973, malgrado il disappunto di papà Rodolfo Gucci, convinto che quella sconosciuta fosse più attratta dal fascino dell’impero della “doppia G” che da un sentimento vero, la coppia più invidiata e ammirata della Milano da bere si giura amore eterno davanti a più di cinquecento invitati. Ma non era per sempre. Dodici anni e due figlie dopo – Alessandra e Allegra – la favola finisce. Maurizio Gucci, che nel frattempo era diventato capo dell’azienda in seguito alla morte del padre, facendo anche in tempo ad affossarla nei debiti e quindi a venderla, lascia Patrizia e le figlie per una donna più giovane, Paola Franchi. Il divorzio arriva nel 1991, il perdono di Patrizia no. Ferita, la “Liz Taylor della griffe” non nasconde le cicatrici di quell’abbandono, più difficili da guarire del tumore al cervello che scopre e cura l’anno dopo. Lo vorrei vedere morto, ripete a chiunque, e il 27 marzo del 1995 succede.

Maurizio Gucci viene ucciso a Milano, con quattro colpi di pistola nell’atrio di un palazzo di via Palestro dove ha sede una sua società, a pochi passi dall’abitazione di Corso Venezia in cui vive con la Franchi. Lei, che di mestiere fa l’arredatrice, non sarà presente al suo funerale, Patrizia Reggiani sì. All’inizio gli inquirenti seguono piste diverse, la svolta arriva nel 1997: la Reggiani viene arrestata con l’accusa di aver dato 600 milioni di lire a una banda per ammazzare l’ex marito. È la mandante. Assieme a lei altre quattro persone coinvolte nell’organizzazione e nell’esecuzione materiale del delitto, tra cui la “maga” Pina Auriemma, intima della Reggiani, più di una dama di compagnia. Una faccendiera. Lady Gucci viene condannata a 26 anni, finisce a San Vittore, il “Victor Residence’come lo chiama lei, da dove esce a febbraio 2017, dopo un tentativo fallito di impiccarsi con un paio di lenzuola. Oggi dunque Patrizia Reggiani è una donna libera, ancora beneficiaria del vitalizio ottenuto dall’accordo di divorzio raggiunto con suo marito, che adesso però viene impugnato dalle due figlie Alessandra e Allegra. Non si volta indietro, continuando a professarsi innocente, e non è disposta a rinunciare al futuro, figuriamoci al presente: eccola, nelle foto esclusive che pubblichiamo in queste pagine, scattate quest’estate in uno stabilimento balneare di Saint Tropez, durante una lussuosa vacanza che la “Vedova nera”, come era chiamata alla fine degli anni Novanta, si è concessa in compagnia di un’amica.

Shopping, sole, selfie, perfino un massaggio improvvisato che Loredana – così si chiamerebbe la bionda accompagnatrice – offre sotto l’ombrellone a Lady Gucci. Lei, a settantanni, rimane fedele a se stessa, non tradisce la sua mai celata passione per la moda e lo sfarzo, non si sogna neanche di mitigare il suo gusto per l’eccentrico. Non farà fatica a immedesimarsi, Lady Gaga. A ogni concerto lo ricorda al suo pubblico: «Non rinunciate ai vostri sogni, se vi mettete in testa di fare qualcosa potete fare quello che volete. E se qualcuno a cui avete raccontato tutto di voi stessi vi rifiuta, rispondete: I was born this way, io sono nata così».