Talent scout dal fiuto infallibile, Milly Carlucci si sta costruendo, suo malgrado, anche un’importante carriera da Cupido. Nel corso delle varie edizioni, infatti, sulla pista del suo Ballando con le stelle sono sbocciate numerose passioni tra i concorrenti e i maestri del suo show. Alcuni sono stati solo dei fuochi di paglia. Altri, invece, sono diventati dei grandi amori, come nel caso di Massimiliano Rosolino e Natalia Titova. E così, mentre la conduttrice è in giro per l’Italia con il suo Ballando on thè road, ha lanciato la sua ennesima freccia, questa volta mirando al cuore di Elisa Isoardi. Milly vorrebbe la conduttrice de La prova del cuoco in gara nella prossima edizione di Ballando con le stelle, prevista per marzo 2020, assicurando che grazie al ballo moltissime persone hanno ritrovato l’amore.
Prima di vedere se Elisa si lascerà tentare da questa proposta, però, la Carlucci tornerà in televisione dal 10 gennaio con un nuovo format su cui ha deciso di scommettere, The Masked Singer. Complice il successo internazionale registrato in tanti Paesi del mondo, lo show si annuncia già come una delle novità più interessanti dei prossimi mesi. Di successi, però, la Carlucci ne ha ottenuti tanti non solo in Tv. Lo testimoniano l’inossidabile legame con il marito Angelo Donati e l’orgoglio con cui parla dei suoi figli Angelica e Patrick che hanno deciso di scommettere sul proprio futuro lontano da casa.
Milly, quali sono le novità di Ballando on thè road 2019?
«Abbiamo ripreso, I con entusiasmo, il nostro viaggio lungo lo Stivale, rigorosa-mente… a passo di danza. Stavolta siamo partiti dal Sud e risaliremo poi pian piano la Penisola. Ci sono regioni, come la Calabria, e città come Rimini che finora non avevamo mai toccato. Altra grande novità di questa edizione di Ballando on thè road è il casting che svolgeremo per i maestri di Ballando, che andranno a unirsi ai nostri storici docenti. È l’occasione giusta per tutti quelli che guardando in televisione il nostro show hanno sempre sognato di far parte del nostro gruppo di maestri».
Quali sono nello specifico le tappe del vostro tour?
«Abbiamo aperto il tour in Puglia ad Altamura, l’ultima tappa, invece, sarà a Roma il 15 dicembre. Nel mezzo ci sono state le tappe di Marcianise e ora stiamo per visitare Reggio Calabria (16 e 17 novembre). Il quarto appuntamento, invece, si svolgerà a Milano il 23 e 24 novembre, il quinto a Rimini (30 novembre e 1° dicembre)».
«La danza unisce le persone»
Grazie a questo viaggio, intrapreso ormai qualche anno fa, che cosa hai scoperto in più della passione degli italiani per il ballo?
«Mi sono trovata di fronte a una realtà variegata e affascinante, basti pensare che sono più di sei milioni i nostri connazionali che, a vario titolo e secondo diverse modalità, si dedicano a questa disciplina. È un mondo accogliente, non esistono differenze di età, di cultura o ceto sociale. Ho conosciuto un’Italia gioiosa che, proprio grazie al ballo, è riuscita a superare, o quantomeno ad alleviare, le sue pene. Persone separate, per esempio, che hanno ritrovato il grande amore, o un gruppo di nuovi amici grazie ai quali hanno impresso un nuovo positivo corso alla propria vita. Il ballo è davvero in grado di cambiare, di migliorare la vita di chi vi si dedica con passione».
Manca ancora qualche mese, è vero, alla partenza di Ballando con le stelle, ma tra i possibili concorrenti si fa già il nome di Elisa Isoardi.
«Si definisce un “legno”, ma ha detto che può e vuole migliorare. Se davvero decidesse, nonostante i suoi tanti impegni, di approdare a Ballando, noi la accoglieremmo davvero con immensa gioia».
La complicità tipica della danza può far nascere nuovi
amori. Lo scorso anno nel tuo programma era evidente, ad esempio, l’affinità sbocciata tra Osvaldo e la sua insegnante Veera. Sia lei che il suo ex Stefano Oradei sono tra i protagonisti del tuo tour.
«Stefano e Veera sono grandi professionisti che, in questi anni, hanno dato tanto al programma, anche in termini di entusiasmo e dedizione. Intelligentemente entrambi sanno che i problemi personali vanno lasciati sempre e comunque rigorosamente fuori la sala prove». Tra qualche mese testerai anche un nuovo format II cantante mascherato – The Masked Singer. Anche una professionista come te, non dorme la notte per le emozioni, ma anche le incognite, legate a un nuovo progetto? «Mi sono assunta una grande responsabilità con il mio gruppo di lavoro. m Da molti mesi siamo impegnati nella costruzione di questo programma. Lo dimostra il fatto che siamo volati anche all’estero, in Germania e negli Stati Uniti, per vedere da vicino il format. Abbiamo studiato a fondo il progetto e davanti a noi abbiamo ancora alcuni mesi di lavoro. Il successo ottenuto da questo format così spettacolare in ogni parte del mondo è parecchio incoraggiante per noi e ci spinge a dare il massimo».
«Sarà uno show spettacolare»
Che cosa ti ha convinto a scommettere su questo show?
«Ha un impatto scenico straordinario, forte e innovativo. I protagonisti sono nascosti all’interno di costumi spettacolari, alla Broadway, alla Walt Disney per intenderci, ed è qualcosa che non si è mai visto da noi. Accanto all’elemento talent, c’è poi l’articolarsi di una spy story attraverso il tentativo di scoprire chi siano i vip che si celano dietro quei costumi. Già quando qualche anno fa portai a Ballando un uomo che nascondeva la sua identità dietro una maschera (Joe Maska, ndr) mi resi immediatamente conto della grande curiosità che suscitava, del desiderio dilagante di conoscere tutto di lui. La curiosità è una dote importante per chi fa Tv e per chi la guarda»
Passando al privato, da qualche tempo i tuoi figli Angelica e Patrick vivono e lavorano all’estero.
«Mio figlio lavora a Londra per una multinazionale, Angelica, invece, gira come una trottola perché oltre che nel Regno Unito, lavora anche a New York e a Roma».
Nonostante i tuoi figlì siano nati in una condizione di benessere e avrebbero potuto costruirsi il loro futuro comodamente qui, tu e tuo marito Angelo non vi siete opposti al loro desiderio di formarsi e farsi le ossa lontano da casa.
«Siamo stati sempre due genitori con una visione ampia e aperta sia della vita che del mondo. Abbiamo insegnato e costantemente ricordato ai nostri figli che ciò che rende libera una persona non sono i mezzi economici a disposizione, ma la cultura. Non li abbiamo forzati a sposare la nostra visione, gliel’abbiamo illustrata, a parole e con i fatti, e sono stati poi loro liberamente a decidere cosa fare».