Omicidio Melania Rea, la notizia su Salvatore Parolisi fa infuriare la famiglia: “È assurdo”

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Salvatore Parolisi prossimo ai primi permessi premio che lo vedranno fuori dal carcere, a 8 anni dal delitto della moglie, Melania Rea, uccisa nel 2011 con 35 coltellate. È la notizia che scuote le cronache, lanciata dalle colonne del settimanale Giallo, secondo cui l’ex militare dell’Esercito, condannato in via definitiva a 20 anni di reclusione, potrà usufruire della concessione per buona condotta e uscire dal carcere di Bollate.

Sconcerto da parte dei familiari della vittima: “Assurdo dare benefici a chi ha commesso una simile atrocità. Parolisi non si è mai pentito, né ha chiesto scusa”. A dare la notizia è il settimanale Giallo, diretto da Andrea Biavardi. Michele Rea, il fratello di Melania ha commentato così la notizia: “Parolisi pensa a rifarsi una vita, ma dimentica di averla tolta alla moglie […] La notizia che presto potrebbe uscire dal carcere perché usufruirà dei primi permessi premio mi coglie di sorpresa e, umanamente, mi fa molto male’’.

 

‘’Io penso che una persona condannata in via definitiva per omicidio non debba mai usufruire di benefici ma che debba scontare in galera l’intera pena stabilita dai giudici”, ha concluso indignato il fratello di Melania Rea. Il detenuto, che dietro le sbarre avrebbe intrapreso gli studi in Giurisprudenza e si è sempre detto innocente, sta scontando 20 anni di reclusione in via definitiva, dopo un ergastolo in primo grado e i 30 anni in appello.

La Cassazione infatti, ritenendo infondata l’aggravante della crudeltà, aveva annullato con rinvio la sentenza di secondo grado, innescando il processo d’appello bis sfociato poi in un ricalcolo della condanna, ridotta da 30 a 20 anni e così confermata dalla Suprema Corte. “Del resto, anche la sua condanna era stata assurda: se l’è cavata con appena 20 anni!”, hanno spiegato i familiari della donna.

Melania Rea fu massacrata senza pietà, nel bosco di Ripe di Civitella (in provincia di Teramo), sotto gli occhi della figlia Vittoria (che all’epoca aveva 18 mesi). Per i giudici il delitto sarebbe maturato in un tessuto di tensioni dovute ai continui tradimenti dell’uomo. Salvatore Parolisi avrebbe promesso all’amante di ufficializzare una relazione clandestina ma senza mai portare a termine il proposito, proprio per le interferenze della moglie che infine ha ucciso.