Ultim’ora: Venezia sta affondando, ci sono già due morti. “L’80% della città è sommersa”

Questo articolo in breve

Venezia si risveglia e si ritrova un’altra super-marea, vicina al metro e 50. Lo stesso Centro Maree è stato vittima della mareggiata, che ha danneggiato le linee telefoniche, e per questo  è contattabile solo tramite social network. Venezia potrebbe restare per giorni “ostaggio” delle alte maree eccezionali previste fino a venerdì. Due le persone che risultano morte a Pellestrina. Al Cdm sarà discussa la situazione di Venezia.
Zaia: “E’ una devastazione apocalittica e totale”
Abbiamo davanti una devastazione apocalittica e totale, ma non esagero con le parole, l’80% delle città è sott’acqua, danni inimmaginabili, paurosi”. Lo ha detto il Presidente del Veneto della Lega, Luca Zaia, in collegamento con Mattino 5.
Brugnaro: gravi danni a San Marco
“Venezia è in ginocchio.

La Basilica di San Marco ha subito gravi danni come l’intera città e le isole. Siamo qui con il Patriarca Moraglia per portare il nostro sostegno ma c’è bisogno dell’aiuto di tutti per superare queste giornate che ci stanno mettendo a dura prova”. Lo scrive su twitter il sindaco di Venezia Luigiu Brugnaro. L’acqua alta non ha risparmiato il Teatro La Fenice: invase le aree di servizio rendendo inutilizzabile il sistema elettrico e quello anti incendio.
Barche nelle calli, segni devastazione in città
Barche spinte dal vento nelle calli, pontili degli imbarcaderi distrutti, ovunque nella luce del primo mattino i segni di devastazione causati dalla marea eccezionale. Si presenta così Venezia il giorno dopo l”acqua granda – cosi’ fu definita quella record dell’alluvione 1966 – di questo 2019. In Calle delle Razze, vicino piazza San Marco, è ancora incastrato un motoscafo spinto a terra da una tromba d’aria che si è abbattuta sull’area marciana mentre infuriava la mareggiata. E’ stato proprio il vortice di vento a 100 km orari a fare una strage di gondole e altre imbarcazioni.

Scuole chiuse in città

Tutte le scuole in città oggi restano chiuse. Sono però regolarmente in funzione i vaporetti dell’Actv, che possono essere fermati per motivi di sicurezza solo quando la marea supera il metro e 50. Anche la sede municipale di Ca’ Farsetti, affacciata sul Canal Grande, è rimasto isolato a causa della dalla marea.
Direttore Albergatori: è una devastazione
“E’ una devastazione: i danni sono ingentissimi e purtroppo non è finita qui. Stanno continuando le alte maree ed essendo saltati i quadri elettrici gli hotel non hanno nemmeno più le pompe disponibili per far uscire l’acqua”. Lo racconta Claudio Scarpa, direttore dell’Associazione veneziana albergatori. Molte le strutture che si sono trovate in gravi difficoltà nella notte, con il picco di marea di 187 centimetri. “Uno dei nostri associati – spiega Scarpa – aveva dei turisti nelle camere a piano terra che sono letteralmente dovuti fuggire con le loro cose ai piani più alti”.

A Venezia acqua alta ai massimi dal 1966
A Venezia l’acqua alta ha toccato i 187 centimetri alle 22:50 di martedì: è la seconda misura storica più alta dopo i 194cm dell’alluvione del 1966. L’amministrazione comunale ha deciso la chiusura di nidi e scuole d’infanzia in città e nelle isole della Laguna. Tre vaporetti sono affondati mentre erano attraccati a Sant’Elena, gondole staccate dagli ormeggi e spinte sopra Riva degli Schiavoni, un incendio ha colpito una cabina elettrica accanto al museo di Ca’ Pesaro.
Sindaco: “E’ un disastro, chiederemo lo stato di calamità”

“Questo è un disastro, questa volta bisognerà contare i danni”, ha detto il sindaco Luigi Brugnaro. In un filmato condiviso sui social il primo cittadino commosso ha ricordato che “Venezia continua a essere angustiata dalle acque alte eccezionali. L’anno scorso, quest’anno uguale”. “Chiediamo al governo di partecipare – ha aggiunto Brugnaro – e di capire a che livello è l’organizzazione del Mose, perché qui si rischia veramente di non farcela più”. Il sindaco ha quindi annunciato che chiederà lo stato di calamità naturale per la città.

Allagata la Basilica, sommersa la cripta
L’acqua alta ha invaso anche la Basilica di San Marco dove i danni potrebbero essere ingenti: nel momento di picco di marea, 110 centimetri d’acqua sono stati misurati nella Basilica, mentre tutta la cripta è stata sommersa. Sott’acqua sono finiti anche i marmi recentemente sostituiti, a rischio mattoni e colonne dell’edificio.
Danni sulla costiera veneta, preoccupa il Piave Il Presidente del Veneto, Luca Zaia, ha attivato l’unità di crisi della Protezione civile regionale, dove sono operativi l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin e il direttore della Protezione civile regionale, Luca Soppelsa.

Si stanno monitorando i danni provocati dall’eccezionale acqua alta a Venezia, con gravissime ripercussioni sull’intera laguna, ma si segnalano anche condizioni di allarme sull’intera costiera veneta, mentre preoccupa la situazione di alcuni fiumi, in particolare il Piave, perché il mare non riceve.
Due le persone morte a Pellestrina
Un anziano di 78 anni è morto fulminato nell’isola di Pellestrina, una delle lingue di terra che dividono Venezia dal mare. E’ successo mentre sulla laguna si è scaricata la tempesta di vento e pioggia che ha causato l’acqua alta eccezionale nella città. A provocare la morte dell’anziano sarebbe stato un corto circuito elettrico innescato dalla marea che gli era entrata in casa. Un secondo abitante dell’isola, trovato deceduto anche lui in
casa, probabilmente per cause naturali