Charlene, dopo due mesi passati a nascondersi, la principessa di Monaco ha scelto l’Italia per tornare in pubblico in qualità di madrina della Croce Rossa

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L’epifania della principessa Charlene di Monaco, dopo due mesi di latitanza dalla scena pubblica, non si è compiuta a un galà o a un concorso equestre, ma a Isola del Gran Sasso, 4 mila anime in

provincia di Teramo, nell’italianissimo Abruzzo. Qui la sovrana di Montecarlo, con indosso un capospalla militaresco color sabbia, austero come il tubino al ginocchio e il mezzo tacco nero, ha tenuto a battesimo la Scuola primaria Parrozzani, la prima opera antisismica realizzata dalla Croce Rossa italiana a tre anni dal terremoto che ha colpito il centro Italia. E sono stati proprio gli alunni a stringersi intorno a Charlene per

festeggiare una struttura all’avanguardia, attrezzata e soprattutto sicura.

Ma perché la principessa ha patrocinato proprio questa inaugurazione? Perché l’ha scelta per riapparire in pubblico dopo la lunga e chiacchierata assenza? Perché Charlene, che della Croce Rossa monegasca è presidente, da sempre segue i progetti umanitari dell’organizzazione. E la sua presenza a Isola è stata anche dovuta all’importante contributo arrivato da Montecarlo per ricostruire l’edificio. Riparte dall’Italia, dunque, la moglie di Alberto. Dopo settimane di mmor insistenti che la volevano in profonda depressione o addirittura volutamente nascosta perché all’inizio di una nuova, delicata maternità, la principessa è tornata sotto i riflettori. Eppure appare ancora mesta, dimessa, con un’espressione quasi dolente.

Non è mai stata facile la vita per lei, almeno da quando ha sposato Alberto. E ancora percepita come un’estranea a Montecarlo, nonostante gli ormai 14 anni di “anzianità” nel ruolo di principessa. E un’immagine continua ad accompagnarla: quella di monarca perennemente triste, condannata al giudizio critico altrui. Destino che la accomuna alla mitologica suocera Grace, almeno nei primi anni di vita a Monaco: quel francese costiero dai suoni duri che ci mise anni a far suo, l’astio della piccola nobiltà locale, le casse pubbliche vuote che tagliavano le gambe a qualunque sua iniziativa.

Certo Charlene, che pure con la lingua francese non ha grande confidenza, si trova oggi in un contesto diverso. Ecco perché il suo assenteismo è considerato un affronto e allo stesso tempo viene registrato come un preallarme per chi teme un nuovo tentativo di fuga, come quello che la principessa mise in atto a pochi giorni dalle nozze, forse stremata dal gossip impazzito.

«Lo so, la gente si lamenta di non vederla abbastanza», ha ammesso di recente Alberto. «Ma si sta occupando molto dei bambini, Jacques e Gabriella, e spesso è con loro a Roc Agel, lontano dal clamore». Ecco, i bambini, il più dolce rifugio per la principessa. E anche la sua missione. Che siano i suoi figli o i piccoli terremotati italiani, lei è sempre in prima linea. La principessa che sorride poco, in realtà ha un cuore grande.