Storie drammatiche, tenute lontano dai riflettori, storie di disgrazie e, forse, anche di rinascite. Parliamo di “Seconda vita”, il docu-reality in onda su Real Time che ha come protagonisti volti noti del mondo dello spettacolo che hanno scosso l’opinione pubblica. Protagonista della prima puntata andata in onda lo scorso 30 ottobre è stata Elena Santarelli che ha raccontato a cuore aperto il dramma della malattia del suo primogenito Giacomo.
A soli 10 anni, infatti, il bambino ha dovuto combattere contro un nemico molto più grande di lui: il cancro. Una diagnosi arrivata all’improvviso che ha letteralmente sconvolto la sua vita e quella del marito Bernardo Corradi. “All’inizio volevo rasarmi i capelli per far sentire a Giacomo la mia vicinanza, e quella del papà, nel dolore di aver perso i capelli. La psicologa invece ce lo ha sconsigliato. Perché se avessimo fatto così lui avrebbe capito che la cosa era ancora più grave”, ha esordito Elena. Le rivelazioni, però, non si sono fermate qui. Elena Santarelli ha ripercorso l’esperienza in ospedale, la sfida a quel male così ingiusto e i rapporti nati con le altre mamme di piccoli pazienti sottoposti a cure oncologiche.
Durante l’intervista con Gabriele Parpiglia, la Santarelli ha aggiunto: “Più volte ho chiesto a Dio di trasmettere il tumore di mio figlio sul mio corpo. Volevo farmi carico io della sua sofferenza e liberarlo da ogni male perché quando lo vedevo fare tutte quelle cose mi si attorcigliava lo stomaco». Ho una gratitudine immensa per il solo fatto di svegliarmi la mattina e poggiare i piedi a terra, camminare ed andare in bagno da sola. Lo stesso quando è mio figlio a farlo”.
Oggi, dopo mesi di battaglie, la serenità sta però tornando. “Mio figlio è in follow up, vuol dire che è libero dal tumore, è guarito”, l’abbiamo sentita annunciare felice come non mai. Giacomo sta bene e passo dopo passo sta riprendendo in mano le redini della sua vita e lei si dice una donna “fortunatissima”. Nel percorrere la sua ‘Seconda Vita’ su Real Time, Elena Santarelli ha parlato anche di come si sia imbattuta con un altro male, un male che tocca la società odierna: l’ignoranza condita da tanta maleducazione. Innumerevoli sono state le offese social che hanno preso di mira la lunga e dolorosa battaglia della sua famiglia, mostrando insensibilità davanti al dolore e al percorso del figlio.
“Gli schiaffi che sono arrivati, sono di cattiveria. Per me è follia augurare il male…”, ha spiegato Elena. Anche uscire per strada era orrendo. “Vivevo come un topo. Quando uscivo con mio figlio Giacomo, la gente iniziava a tirare fuori i cellulari oppure a darsi le gomitate identificando mio figlio come ‘Quello con il tumore’. Giacomo ci rimaneva male, è un bambino, lui sapeva di avere un tumore, ma non serviva a niente ribadirlo. A tanto arriva l’ignoranza di alcune persone”. Ora, però, il sole è tornato a splendere in casa Santarelli. “Mi è costato molta fatica ripercorrere la mia storia. Spero di dare speranza ad altri genitori”, ha confessato Elena in tutta la sua sincerità e vulnerabilità lasciando scivolare qualche lacrima. Una lacrima di gioia tipica di chi ce l’ha fatta, ma anche quella di chi è stanco e provato dalla lunga battaglia a cui solo la malattia può sottoporre.