MacBook pro 16, tutti gli errori di Apple

Questo articolo in breve

Dopo la fine della mai troppo compianta era di Steve Jobs, qualcosa in Apple si è incrinato, nonostante i successi, nonostante le incredibili vendite di prodotti e di servizi qualcosa è andato perso. Certo l’azienda è ancora capace di innovare, di creare prodotti belli, unici e affascinanti ma di quello che era il credo di Apple, la “semplicità”… non c’è più traccia.

Nell’articolo dedicato a i0S13 parliamo di mancanza di semplicità nel nuovo sistema operativo, che è indubbiamente bello, ma che a ogni nuova versione diventa sempre più complicato. Ma non si manifesta solo nei prodotti la mancanza di semplicità, che purtroppo è assente anche nel rapporto con i clienti, gli appassionati che sono il bene più prezioso di questa fantastica azienda. Facciamo un semplice esempio, raccontando una situazione che, sicuramente, qualcuno di Voi lettori ha vissuto.

Il 21 maggio 2019, Apple annuncia l’update del MacBook Pro 15″, sono passati pochi mesi e lo ricordiamo ancora: “Apple ha aggiornato il MacBook Pro con processori Intel Core più veloci. Ora con CPU 8-core, il MacBook Pro 15″ è il notebook Mac più veloce di sempre”. Il comunicato non mentiva, il MacBook Pro 15″ è, o meglio era, un computer fantastico e come per tutte le cose di grande qualità era costoso, 2.889 euro per la versione base da 256 GB e 3.399 euro per la versione da 512 GB con il più veloce Intel Core i7 6-core 2,6 GHz.

E questo senza contare le costose opzioni disponibili in fase di configurazione… Chi ha acquistato questo computer sarà sicuramente rimasto soddisfatto, per le prestazioni, per la qualità della proposta e per la ben nota affidabilità Apple. Poi, il 13 novembre (fate voi il conto dei pochi mesi passati dall’update del 15″), Apple presenta “il nuovo MacBook Pro 16″, il miglior notebook professionale al mondo”, decidendo di togliere di produzione il recente MacBook Pro da 15″.

Il MacBook Pro 16″ è un computer fantastico con uno schermo più grande e migliore, con un SDD da 512 GB e un hardware rinnovato che viene proposto a 2.799 euro, 100 euro meno del vecchio (si fa per dire) 15”. Per non parlare della versione che con SDD da 1 TB, Processore Intel Core i9 8-core di nona generazione a 2,3 GHz e GPU AMD Radeon Pro 5500M, viene proposta a 3.299 euro, 100 euro in meno del “vecchio” 15″. Immaginiamo il volto di chi, magari pochi giorni prima dell’annuncio, ha speso oltre 3.000 euro per un modello di MacBook Pro del 2019 (non dello scorso anno) che ora è fuori produzione. Legge di mercato dirà qualcuno… Mancanza di semplicità nel rapporto con i clienti diranno altri… Mancanza di rispetto diranno quelli più arrabbiati. Voi di che categoria fate parte?