È il momento più doloroso per il cantante di Cellino San Marco: la perdita della mamma, che il 1° gennaio avrebbe compiuto 97 anni, ha lasciato un immenso vuoto. Una donna che, umile e forte, ha dedicato la vita ai figli e ai nipoti. Come ricordano loro stessi: «Ci sei stata sempre, per tutti». Le immagini e le testimonianze del lutto più grave per Al Bano che, adesso, cerca di vivere un Natale in pace con la sua grande famiglia.
Un intero paese si è fermato per l’ultimo abbraccio a Jolanda Ottino, la mamma di Al Bano, che in questo angolo profumato di Puglia, Cellino San Marco, era un po’ la nonna di tutti. Avrebbe compiuto 97 anni il 1° gennaio questa donna umile e forte, una vita per i figli e i nipoti.
Si sarebbero ritrovati tutti per Natale nella tenuta rifugio dove anche Romina Power era pronta a tornare per le feste. Invece se n’è andata in silenzio, il 10 dicembre, lasciando un grande vuoto in tutta la sua gente. In almeno tremila non hanno voluto mancare ai funerali nella chiesa di San Marco e Caterina. Volontari della Protezione civile sono stati necessari per fare accedere con ordine i tantissimi che hanno voluto salutarla privatamente nella camera ardente allestita nella cappella privata della tenuta Carrisi. Madre mia.
L’origine del mio mondo”: così Al Bano aveva intitolato un libro e poi una fiction su donna Jolanda. Il cantante è rientrato di corsa da Ginevra, dove era per lavoro. Accanto a lui tutti i figli tranne Cristel, rimasta con i suoi due bambini, Kai, 1 anno e mezzo, e Cassia, di appena quattro mesi, in Croazia, dove vive col marito imprenditore Davor Luksic. Figli sì, moglie e compagna no, nessuna delle due, invece. Per caso o per opportunità. Non c’era fisicamente, ma ha fatto sentire la sua vicinanza di cuore, Romina, la prima a condividere tenerissimi ricordi di Jolanda sui social. «Mi hai accolta come una figlia e io te ne sarò eternamente grata.
Vivrai per sempre nel mio cuore. Non muore mai chi vive per sempre nel cuore di qualcuno». Ai tempi della sua favola da film con Al Bano, nata a fine anni Sessanta, Romina fu osteggiata dalla madre Linda Christian per quel legame con un figlio di contadini. Mentre la bella e giovanissima figlia di due stelle di Hollywood, la Christan e Tyrone Power, fu la benvenuta a casa Carrisi, sin dal primo minuto. E quando poi la coppia si separò, per Jolanda, tenace sostenitrice della sacralità della famiglia, il dolore fu insanabile. Come Romina, anche lei poi non si era mai rassegnata alla scomparsa della prima nipote, Ylenia, in quel ’94 che segnò l’inizio della crisi nella coppia più amata d’Italia.
Poco tempo fa, Al Bano ci confidò: «Oggi per mamma sono quello sfortunato, che non ha una famiglia… E io a dirle: “Ma’, ho più di una famiglia, io: ho una tribù!”. Ma niente. Per mamma la famiglia è: marito, moglie, figli. Stop». Con dolore, dunque, Romina spiega la sua assenza oggi: «Avevo programmato di passare il compleanno di mamma Jolanda insieme a lei, il 1° gennaio. Ma il suo funerale oggi, no. Sono vari i motivi, uno dei quali il fatto che non posso camminare. E questo momento preferisco viverlo in privato, ognuno vive il proprio dolore a modo suo.
Ciò non significa che io la ami di meno, essendo lei una delle persone che ho amato di più nella mia vita. Mi unisco, comunque, spiritualmente a Cellino, alla famiglia, ai miei figli e soprattutto ad Al Bano, che è stato un figlio amorevole ed esemplare». Al funerale non c’era neanche l’ultima compagna di Al Bano, Loredana Lecciso, che ha preferito essere presente solo alla camera ardente. Donna Jolanda, in realtà, nonostante il grande amore per tutti i suoi nipoti, considerava sempre Romina la moglie legittima del famoso figlio.
Alla fine era lei la vera padrona di casa a Cellino, presenza fissa nella infanzia di tutti i suoi nipoti, come ricorda Yari, il primogenito di Al Bano e Romina: «Grazie nonna, sei stata una donna fenomenale. Ci facevi da genitore quando i miei viaggiavano e noi andavamo a scuola. Ti sei sempre presa cura di tutti, hai vissutoper la gente che amavi. E così facendo sei diventata la nonna adottiva di tutta Italia. Hai vissuto una vita piena di cambiamenti nell’era umana più sconvolgente e i tuoi piedi sono rimasti sempre per terra».
Tante le foto e i video condivisi sui social da altri nipoti, in cui Jolanda coccola, canta, abbraccia, cucina per loro. Ricordi che alleviano il dolore di Al Bano, che in Jolanda aveva la sua radice più forte di ogni dolore, scomparsa, malattia. Lei sempre lì, piccola e, granitica, figlia della terra. Ci raccontava Al Bano: «Rimase orfana di mamma, subì le angherie della matrigna, ma scappò di casa per sposare mio padre da giovanissima. Lei ha fatto soffrire i suoi genitori per amore. Io anche: per amore della musica. Se avessi accettato di fare il contadino come voleva mio padre, non avrei rispettato me stesso. Ma ai valori dei miei genitori non sono mai venuto meno». Perché poi Al Bano, alla fine, era davvero identico, nei lineamenti del viso come in quelli dell’anima, a mamma Jolanda.