Una monarchia comunica le strategie e le posizioni dinastiche, frutto di simpatie e antipatie, di sgambetti e salamelecchi, attraverso gesti e riti. E tramite i gioielli delle sue donne.
È successo anche al ricevimento annuale che la regina Elisabetta ha dato a Buckingham Palace per la rappresentanza diplomatica. Occasione in cui le signore Windsor sono state ammirate soprattutto per i preziosi indossati. Preziosi “parlanti”. Scopriamo perché.
Partiamo dal volto più giovane e in rapida ascesa della casa reale: la duchessa di Cambridge. Kate per loccasione ha indossato un abito in velluto, lineare, di Alexander McQueen, che ha fatto da cornice a un tesoro che spiccava sulla testa e sul décolleté. La tiara è storica e il suo nome evocativo: i Nodi d amore di Cambridge. Si tratta di un gioiello commissionato nel 1914 dalla regina Mary, nonna di Elisabetta, allbrafo di corte Garrard. Monta 19 perle orientali sospese tra nodi d’amore, ciascuno con un grande brillante centrale. Un omaggio che la sovrana tributò alla sua bisnonna, la principessa Augusta d’Assia, che nel 1818 aveva sposato il primo duca di Cambridge, da cui il nome del monile.
Elisabetta la ricevette in eredità nel 1953 e nel 1981 la donò a Diana per le nozze con Carlo. Da quel momento la tiara è considerata il gioiello che identifica la consorte dell’erede al trono britannico. Pochi dubbi, dunque, sul cristallino riconoscimento che Elisabetta ha conferito alla moglie del nipote William. Kate, con i suoi look e i modi inappuntabili, è l’albero maestro della nave Windsor. In più Elisabetta ha voluto rincarare il peso che la duchessa di Cambridge riveste nel gioco dinastico permettendole di indossare una parure formata da collier e orecchini d’argento e diamanti appartenente alla sua collezione personale.
Se Kate è la prospettiva della corona, Camilla rappresenta l’immediato futuro. Elisabetta Eha pienamente riconosciuta come consorte ufficiale del suo successore Carlo sia in famiglia, contesto in cui la sovrana ha rinnovato lordine di precedenza, prescrivendo a tutte le donne di casa di riverire Camilla se si trovano nella stessa stanza, e sia in pubblico, consentendole di presenziare alla cerimonia di apertura del Parlamento, il 14 ottobre.
Immancabile, dunque, anche all’ultimo ricevimento a Palazzo, dove Camilla ha indossato il suo gioiello preferito, la Greville Tiara, un’opera di alta manifattura realizzata da Boucheron nel 1919 per la ricchissima Margaret Greville che, non avendo avuto figli, lasciò i suoi preziosi alla Regina Madre. Dopo le nozze di Carlo e Camilla, Elisabetta l’ha destinata alla nuora ma, per ora, è formalmente solo un prestito. La duchessa di Cornovaglia spesso la indossa con le numerose collane che compongono la sua collezione di perle.
Infine, ecco lei, la sovrana. Che ormai, a 93 anni suonati, può permettersi di stupire. L’ha fatto anche stavolta, indossando quello che forse è il suo prezioso preferito, la Vladimir Emerald Tiara. Apparteneva alla fastosa collezione della granduchessa Maria Pavlovna, zia dell’ultimo zar di Russia Nico-
la II.
A cavallo tra Ottocento e il Novecento, fu la gran cerimoniera della mondanità di San Pietroburgo. E anche l’ultima Romanov a lasciare il Paese – dopo la presa bolscevica – nel 1920, anno in cui morì. Ma non si fece certo sottrarre la sua faraonica collezione di diamanti, rubini e smeraldi dai comunisti: li nascose in un muro del palazzo di famiglia e poi incaricò un ufficiale inglese vestito da operaio di trafugarli e portarli a Londra, al figlio Boris. Alcuni pezzi, come questa tiara, furono
acquistati dalla regina Mary. E il ricordo di una donna scaltra, dote che certo non manca all’attuale detentrice.