È una storia davvero drammatica quella che arriva da Coari, in Brasile. Una ragazzina di 13 anni è morta durante il parto, dopo aver dato alla luce il neonato concepito dalla violenza subita da suo padre. Si chiamava Luana Ketlan e da oltre quattro anni era vittima di abusi sessuali da parte del padre, Tome Faba di 36 anni. A nulla sono serviti gli interventi medici in ospedale.
La vittima è stata portata d’urgenza in ospedale a causa di forti dolori addominali, con anemia acuta. I medici hanno constatato che la 13enne era incinta di sette mesi di un rapporto incestuoso con il padre e, per cercare di salvarle la vita, hanno deciso di indurle il parto prima del termine. Il bambino è nato prematuro ma è sopravvissuto.
Il capo della polizia Josè Barrades ha affermato che “l’adolescente viveva con i suoi genitori in una zona rurale fuori città. Non si è resa conto, fino a due mesi fa, quando ha cominciato a manifestare dolori all’addome, che era incinta di cinque mesi”. Secondo una prima ricostruzione, le violenze avvenivano quando la bambina andava “a pescare con suo padre”. Nessuno della famiglia era a conoscenza degli abusi, fino a quando si sono resi evidenti con la gravidanza.
I servizi sociali devono ancora determinare se ai parenti verrà affidata la tutela del neonato. Nel frattempo, le autorità hanno rivelato che nonostante sia nato prematuro, il bambino “sta eccezionalmente bene”. L’episodio ha generato sdegno in tutta la comunità, con proteste sotto il tribunale durante l’ingresso di Tome.