Un aumento di circa 700 mila euro per il reddito del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. E’ quanto risulta dalla dichiarazione dei redditi del 2019, pubblicata sul sito del parlamento. Il premier ha dichiarato infatti per il 2018 un reddito imponibile pari a 1.155.229 milioni di euro. Nell’anno precedente, invece, il reddito dichiarato da Conte era di 370.014 euro. Un aumento, quindi, di circa 700 mila euro.
Conte attesta che non sono intervenute “variazioni” in “rapporto all’ultima dichiarazione presentata”: questo significa che resta proprietario di un fabbricato a Roma, probabilmente la sua abitazione privata, e di una Jaguar d’epoca, modello XJ6, immatricolata nel ’96. L’incremento dell’imponibile, spiegano fonti di Palazzo Chigi all’Adnkronos, è dovuto al fatto che quando Conte ha assunto l’incarico di presidente del Consiglio ha dovuto chiudere tutti gli incarichi pendenti emettendo le relative fatture, e, quindi, ha fatturato in un solo anno importi che altrimenti sarebbero stati diluiti nel corso del tempo.
Quasi 800mila euro. A tanto ammonta l’imponibile dichiarato da Matteo Renzi nel 2019 e relativo al periodo d’imposta 2018. Spulciando le sue ultime dichiarazioni dei redditi depositate in Parlamento e pubblicate on line, si scopre, infatti, che il leader di ‘Italia Viva’, diventato senatore alle ultime politiche, ha guadagnato 796mila 281 euro, rispetto alle 29mila 315 euro percepite l’anno d’imposta precedente. Oltre 700mila euro in più nel portafoglio in un anno.
Renzi ha firmato la sua ‘dichiarazione per la pubblicità della situazione patrimoniale’ l’8 dicembre scorso. Nel documento il fondatore di Iv attesta che “in rapporto all’ultima dichiarazione presentata” sono intervenute alcune ‘variazioni’: la cessione, il 27 maggio scorso, di “due unità immobiliari” a Pontassieve, in provincia di Firenze, di cui aveva il “possesso al 50%”, ovvero, riferiscono nel suo entourage, la casa e la tavernetta annessa; la liquidazione della ‘Digistart srl’ con sede a Firenze, che vedeva l’ex premier socio con una quota da 10mila euro.
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha dichiarato nel 2019 un imponibile di 48.022.126 milioni di euro. Si tratta dei redditi percepiti nel 2018 e presentati il 16 ottobre 2019. Rispetto all’anno precedente la cifra è sostanzialmente invariata. L’ex ministra della Pa Giulia Bongiorno ha dichiarato nel 2019 un reddito imponibile di 2.403.772 milioni di euro. Si tratta dei redditi percepiti nel 2018 e presentati il 19 dicembre 2019. Rispetto all’anno precedente, il reddito dichiarato è in calo, visto che per il 2017 la senatrice della Lega aveva presentato un imponibile di circa 2,8 milioni di euro. Secondo quanto si legge sul documento pubblicato sul sito del Parlamento, Bongiorno ha ceduto 2500 azioni di Cerved Information Solutions, 1312 di Poste Italiane e 13mila di Terna. Dario Franceschini guida la “classifica” dei redditi del governo. Il ministro dei Beni culturali, infatti, risulta essere il più ‘ricco’ tra i ministri del Conte II, con un reddito imponibile nel 2018 pari a 200.767 euro. E’ quanto risulta dalle dichiarazioni dei redditi pubblicate sul sito del parlamento. Rispetto alla dichiarazione dei redditi dell’anno precedente, Franceschini ha ceduto un fabbricato alle figlie sito nel comune di Ferrara e alla moglie il 50% di un immobile a Roma. Fanalino di coda tra i ministri il titolare degli Affari europei, Enzo Amendola, che nel 2018 ha un reddito imponibile di 45.753 euro.Poi il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, con 160.876 euro di reddito imponibile oltre alla comproprietà di 7 fabbricati tra Roma, Potenza e Milano, ad azioni e derivati in 4 società e al possesso di una Toyota AyGo.
Quindi il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, con 153. 832 euro, la comproprietà di un fabbricato a Firenze e una Mercedes classe b. C’è poi il titolare della Difesa, Lorenzo Guerini, con 131.914 euro. La ministra del Lavoro e politiche sociali, Nunzia Catalfo, con 115.290 euro. Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, con 104.271 che segnala come variazione rispetto al 2018 l’acquisto di una Bmw Mini Cooper in sostituzione di una Mercedes classe a. A seguire il titolare dell’Economia e finanze, Roberto Gualtieri, che dichiara un reddito imponibile di 104.134 (derivante dall’attività di eurodeputato) e la proprietà un fabbricato a Roma e di una Citroen C4. Sotto i 100mila euro, di poco, il ministro per gli affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, con 99.643 euro e la proprietà di un fabbricato di 100 mq Roma, uno di 120 mq a Bisceglie e di una Toyota AYgo. Segue il ministro della Pa, Fabiana Dadone, con reddito imponibile di 98.471 euro, derivante da lavoro dipendente. Il ministro dei rapporti con il Parlamento, Federico D’Inca, dichiara invece 95.863 euro mentre la ministra dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, 94.445 euro e rispetto allo scorso anno informa di aver comprato una Passat e aver ceduto il 50% di un immobile a San Cataldo che aveva con il fratelloQuasi centomila euro. E’ quanto dichiarato nel 2019 dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Secondo l’ultima dichiarazione dei redditi, firmata il 7 ottobre 2019 e relativa all’anno 2018, la parlamentare ha presentato un reddito imponibile di 97mila 145 euro. Nel documento, pubblicato sul sito della Camera, Meloni attesta che “nessuna variazione patrimoniale è intervenuta in rapporto all’ultima dichiarazione presentata e pubblicata” nel 2018. E’ di 70.173 euro il reddito dichiarato invece da Matteo Salvini.