Stavolta il principe azzurro non è arrivato in sella a un cavallo bianco, ma sul direttissimo Napoli-Roma. È qui, su un treno preso quasi per caso, che a metà luglio Samanta Togni ha conosciuto «l’uomo della vita»: Mario Russo, 48 anni, chirurgo plastico di fama internazionale, biondo, alto, occhi chiari, fascino da modello.
Dunque su una carrozza, ma moderna, la star di Ballando con le stelle ha iniziato a scrivere la prima pagina della sua fiaba più bella, quella che il 15 febbraio la porterà a pronunciare il “sì” nella sua Umbria. «È stato un colpo di fulmine per entrambi », rivelano i promessi sposi. «Per me di più», aggiunge Mario. È stato lui a fare il primo passo. «Per tutto il viaggio abbiamo chiacchierato tra di noi e con le altre persone sedute accanto», racconta. «Appena ci separiamo, non essendoci scambiati il numero di telefono, mando a Samanta un messaggio su Instagram: “Ci vediamo?
Dovrei partire per Dubai. Se mi dici di sì cancello il volo”. Lei nicchia. Allora le riscrivo: “Scusami, forse sono stato un po’ aggressivo”». L’incontro non avviene, è però soltanto posticipato. «Un paio di giorni dopo metto una storia su Instagram», posegue la Togni. «Mario commenta. E con la scusa di un consulto medico per una mia amica ci scambiamo il numero di telefono». Nel giro di una settimana, pur non conoscendo quasi nulla l’uno dell’altra, si danno appuntamento nei pressi del lago di Piediluco, vicino a Terni, con l’intenzione di trascorrere alcuni giorni insieme.
«Nell’attesa abbiamo passato ore al telefono. Ogni sera fino alle due di notte e poi di nuovo dalle cinque del mattino », precisa lei. E Mario: «Io non mangiavo e non dormivo più. La mia segretaria mi vedeva strano. Sono perfino dimagrito. Ero stregato da Samanta. Quando ci siamo visti è stato come se ci conoscessimo da anni». Quella vacanza sul lago è il preludio a un repentino fidanzamento ufficiale. La proposta arriva a fine estate, a Capri, di fronte ai faraglioni, sotto la luna piena. Mario, con lo sciabordio del mare in sottofondo, dice a Samanta: «Io non vorrei essere uno dei tuoi compagni, ma tuo marito. Mi sposi?».
Lei, dopo un attimo in cui le manca il respiro, risponde “sì”. «Quando si incontra l’amore vero si riconosce subito e per noi è stato così», precisa la ballerina. È quello che la Togni ha spiegato anche al figlio Edoardo, 18 anni, avuto dalle prime nozze, il quale, dopo un’iniziale titubanza («Lo conosci da poco», ha detto), ha condiviso l’immensa gioia della madre. «È cresciuto con l’idea che non mi risposassi più e anch’io ne ero convinta, invece il destino ha voluto farmi una bellissima sorpresa». Anche il dottor Russo ha un matrimonio alle spalle, dal quale sono nati tre figli: Giordana, 16 anni, Roberto, 14, e Federico, 12. «Tre ragazzi straordinari», dice Samanta.
«Eravamo in vacanza con loro quando Mario mi ha chiesto la mano. Il più piccolo ha mostrato il desiderio di portarci le fedi». Le nozze, come detto, si svolgeranno in Umbria e solo per Gente Samanta ha fatto le prove con l’abito bianco. «Ma quel giorno potrei stupirvi anche con qualche dettaglio colorato, di sicuro avrò un bouquet semplice, non amo molto i fiori». Dopo avere fatto tappa a casa di Samanta, ci spostiamo a Narni, a una decina di minuti da Terni, nel laboratorio di Roberto Michelini, lo stilista che da anni la segue anche sulla pista da ballo. Sarà lui a occuparsi del look della sposa e degli allestimenti assieme al flower designer David Boccio.
«Vogliamo che sia una grande festa, spontanea, allegra, vivace per noi e per i 150 invitati. Niente cena placée, ma un ricco apericena, il menu sarà umbro con richiami napoletani, per omaggiare le nostre terre natie», spiega la coppia. Il fil rouge del ricevimento sarà il caos apparente, il finto trascurato: tavoli, sedie, piatti, bicchieri e posate saranno scompagnati. «Un po’ in stile gipsy». E gipsy, nomadi, Mario e Samanta lo sono per davvero. Lui ha avuto finora una vita movimentata: ha perso entrambi i genitori da giovane, durante l’università ha avuto un incidente in moto, è stato in coma profondo e ha subito undici interventi chirurgici.
Dopo la laurea in Medicina e Chirugia a Napoli, ha vissuto in Spagna, poi 15 anni a Londra e ora risiede e lavora tra Dubai, Roma e Napoli. Lei ha collezionato diverse esperienze professionali a Los Angeles, Londra e in Portogallo prima di diventare popolarissima in Tv con Ballando con le stelle. Insieme, in pochi mesi di relazione, sono stati a Dubai, in Oman e alle Maldive. Il prossimo viaggio, quello di nozze, sarà in Lapponia, a vedere l’aurora boreale e poi chissà. «Il sogno è di invecchiare insieme al mare, magari a Bali. Casa è dove stiamo noi». Sì, ma concretamente il tetto coniugale dove sarà? «A Roma, a partire dal prossimo anno», dice Samanta. «Mio figlio sta finendo il liceo a Terni, poi frequenterà la facoltà di Chimica farmaceutica a Bologna. I figli di Mario abitano già nella capitale».
Anche il lavoro della Togni si concentra lì dove ci sono gli studi della Tv di Stato. Ora la vediamo nel ruolo di inviata a Buongiorno Benessere di Vira Carbone, su Raiuno, ma a Ballando non ci sarà. «È un programma che mi ha dato tantissimo, c’è una squadra meravigliosa, ma sento di dovere uscire dal ruolo di insegnante di ballo, voglio crescere», chiarisce Samanta. Uno spiraglio, a dire il vero, resta. «Se nel programma si ritagliasse un altro ruolo per me potrei ripensarci, ma se resta tutto così io dico no». La squadra al completo del programma di Milly Carlucci sarà comunque accanto a lei alle nozze e l’amico e collega di sempre, Samuel Peron, le farà da testimone.
Per tutta la giornata che abbiamo trascorso con la coppia, Samanta Togni e il suo quasi marito si scambiano sguardi, baci e tenere carezze. «Siamo davvero simili. Non ci accontentiamo mai, siamo esigenti. Ci piace ridere. E non abbiamo mai litigato», dice Samanta. «L’unica differenza è che io sono ordinata, lui no». Sono anche poco scaramantici. Lui la vede mentre prova gli abiti bianchi e addirittura la prende in braccio. «Anche al matrimonio arriveremo insieme», annunciano. In tutta questa atmosfera da favola ci siamo persi l’anello di fidanzamento. Samanta ce lo mostra: non è il classico solitario, di diamanti ce ne sono ben due. «L’ha disegnato Mario. I brillocchi ci rappresentano seduti in treno, e l’oro bianco in mezzo è il binario. Me l’ha dato una sera, circa tre settimane dopo la dichiarazione: stavamo cucinando e lui mi ha fatto questa sorpresa». Il dottor Russo è davvero un uomo da sposare.