Chissà se, come sosteneva lo scrittore Henry Miller, Barack Obama ha capito che non possiamo cambiare il mondo, ma al massimo provare a conviverci mantenendo l’equilibrio. O si tratta piuttosto dello spirito hawaiano che viene a galla quando l’ex presidente degli Stati Uniti torna a Honolulu, sua città natale, vale a dire molto spesso: per esempio durante le pause invernali che cerca di allungare il più possibile, cosa che è accaduta appunto anche quest’anno.
Fatto sta che proprio in questi giorni l’ex capo del mondo libero è stato paparazzato su una spiaggia a Kailua, la località in cui gli Obama hanno casa, in un atteggiamento talmente zen che potrebbe inorgoglire perfino il suo amico Dalai Lama. Eccolo, nelle foto che pubblichiamo in queste pagine, mentre solca in silenzio le acque cristalline dell’Oceano Pacifico sulla sua tavola da paddle, mantenendo un bilanciamento che neanche le danzatrici locali di Hula dimostrano e manovrando con destrezza la pagaia per cambiare direzione.
Che disinvoltura, e che forma strepitosa: a 58 anni i pettorali e i dorsali dell’ex presidente non ci fanno rimpiangere la prestanza fisica svelata dalle aderenti camicie bianche con le maniche arrotolate della campagna elettorale del 2008. Poi c’è la tecnica, naturalmente, che Barack ha sviluppato con la pratica, a volte anche assieme a sua moglie Michelle che, come lui, è una patita degli sport d’acqua e in particolare del paddle.
Ma soprattutto quel che si nota osservandolo in questa sequenza è l’imperturbabilità dell’ex capo della Casa Bianca che, allungando lo sguardo all’orizzonte, sembra non vedere nuvole né ombre. Eppure, in quegli stessi momenti in cui lui si gode la coda delle lunghe vacanze nell’arcipelago vulcanico, il suo successore Donald Trump spara al potente generale iraniano Qassem Suleimani e all’accordo sul nucleare firmato proprio da Obama nel 2015. Accordo «folle», lo definisce l’attuale presidente, che ha messo a disposizione degli iraniani cospicui fondi utilizzati poi da Teheran anche per pagare i missili scagliati per rappresaglia contro le basi americane in Iraq dopo l’assassinio del capo delle forze speciali iraniane. Bum! Ma dalle Hawaii non si è levata una risposta, non un commento, neppure un “aloha”.
Obama ha continuato a godersi amici e famiglia con Michelle, rimasta al suo fianco dopo che le figlie Malia e Sasha sono ripartite: per Harvard, la maggiore, per Ann Arbor, sede dell’università del Michigan, la seconda. Nulla insomma sembra turbare il relax di Obama, guardato a vista dai servizi segreti, costretti perfino a seguirlo in canoa durante i suoi sport acquatici. Per esempio, prendete gli squali, che da queste parti infestano le acque terrorizzando i bagnanti. Barack, forse non così fiducioso nelle capacità risolutive dei suoi bodyguard in caso di attacco di un pescecane, ha risolto il problema indossando Sharkbank, 84 euro su Amazon (consegna esclusa), una fascia deterrente che grazie a una tecnologia magnetica è in grado di respingere i predatori del mare. È applicata sul suo costume, sul fianco destro, e questo gli basta per pagaiare tranquillo. The Donald e i guai di politica estera sono lontani.