Aldo, Giovanni e Giacomo: Il trio comico torna al cinema con “Odio l’estate”

Questo articolo in breve

Aldo Baglio, Giacomo Poretti e Giovanni Storti sono amici prima che colleghi e compagni del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo che dagli anni ‘80 fanno ridere gli italiani con i loro spettacoli teatrali, le tante apparizioni in tv sin dai tempi di “Mai dire gol”, e con i loro film che da “Tre uomini e una gamba” a “Fuga da Reuma park” hanno sempre attirato al cinema tantissima gente.

Ora arrivano con un nuovo film, “Odio l’estate”, in cui tornano insieme dopo il periodo da separati in cui ognuno ha preso una strada diversa: Aldo Baglio ha continuato a recitare al cinema apparendo nel film “Scappo da casa”, Giacomo Poretti ha girato i teatri italiani con lo spettacolo “Fare un’anima”, mentre Giovanni Storti ha girato il mondo di corsa, uno sport di cui è un vero appassionato al punto da aver anche pubblicato dei libri sul tema, ovvero “Corro perché mia mamma mi picchia” e “Niente panico.

Si continua a correre”. Tutti e tre hanno avuto buoni risultati nelle loro esperienze in solitaria, ma è insieme che gli italiani li apprezzano di più e per questo loro hanno pensato bene di tornare con un nuovo film. Film che racconta la storia di tre famiglie che si incontrano per caso in una piccola isola della costa italiana nella stessa casa in affitto. Una convivenza che dà il via a una serie di peripezie comiche nella migliore tradizione del trio che anche per questo film si sono affidati alla sceneggiatura e alla regia del loro amico Massimo Venier. «Nel corso di questa pausa io ho fatto questo film, Giacomo ha fatto teatro e Giovanni ha scritto un libro.

E adesso ci riuniamo un po’ più arricchiti e con la consapevolezza di fare un bel film», ha spiegato Aldo a “Film.it” dimostrando che a volte è meglio fermarsi e separarsi per un po’ per ritrovare l’antica verve e l’entusiasmo dei giorni migliori. Anche perché ormai non sono più dei giovani comici, ma tre attori affermati con trent’anni di esperienza alle spalle e quindi avevano bisogno di ritrovarsi e di aggiornarsi alla comicità che oggi va per la maggiore: «come tutti gli “anziani” che hanno avuto una vita soddisfacente, ed io, professionalmente, posso ammettere di avere avuto una carriera molto soddisfacente, il primo istinto è pensare che la tua sia stata l’età dell’oro mentre adesso…

Quello che posso dire che la comicità negli ultimi anni è cambiata anche perché i luoghi dove si esprime sono diversi, legati essenzialmente ad internet mentre in precedenza si esprimeva a teatro, nei locali, alla tv generalista. E di conseguenza sono cambiati i generi. – ha spiegato Giacomo al “Corriere del Ticino” – Se posso esprimere un parere direi che trovo la comicità attuale un po’ troppo cinica. Al contrario della nostra che è sempre stata impostata come un gioco.

Quella che io, Aldo e Giovanni prediligiamo è una comicità dai tratti visionari, fantastici e fantasiosi che ha le origini in quella di Stanlio e Ollio, Buster Keaton, Chaplin. Ecco, noi siamo parenti lontani di questi grandi geni: non ci ha mai interessato né il cinismo né la satira bensì il rapporto tra le persone impostato in maniera giocosa». Chi invece non abbandonerà la sua passione pur rimanendo nel trio è Giovanni per cui ormai la corsa è qualcosa di più di un hobby, anche perché l’ha scoperto tardi: «ho iniziato a correre a quarant’anni. Da giovane ho fatto un po’ di sport, come calcio o ginnastica, per fortuna adesso non mi ritrovo molto scassato. – ha spiegato a “Liberi tutti – Corriere della sera” – Fino a 55 anni andava benissimo, dopo mi sono accorto che la mente ti fa andare più di quanto il tuo corpo possa permetterti.

Da qualche anno corro con gli amici con l’unico scopo di godermi pienamente quei momenti. Con il tempo si impara a fare le cose per se stessi. E’ un processo normale della vita. Gli interessi si allargano, non c’è più la frenesia d’una volta. Si entra in una fase più meditativa, si apprezzano le piccole cose. Capita adesso che mi chiamano per invitarmi in tv, in passato avrei detto di sì. Adesso no, anche se si offendono». E per girare il mondo si intende proprio letteralmente: Giovanni ha corso in molte parti, dall’Etiopia all’Islanda, dal Kilimangiaro al deserto libico. Una passione forte che non conosce freni, proprio come la verve comica del trio.