“Nina Moric drogata, malata di mente e ubriaca”, la sua risposta: ecco la verità

Questo articolo in breve

Nina Moric si è sottoposta alla macchina della verità nel corso della puntata di ‘Live – Non è la D’Urso‘ trasmessa domenica 16 febbraio. La modella, ex di Luigi Mario Favoloso, che ha affrontato le domande a occhi chiusi, ha fatto preoccupare Barbara D’urso che le ha chiesto: “Ma ti senti bene che parli così Nina?”.

In queste ore, la Moric ha pubblicato una serie di Instagram Stories nelle quali ha fatto chiarezza, specificando di non aver fatto uso di alcuna sostanza, né droghe né psicofarmaci, prima di sedersi sulla poltrona della macchina della verità.

Nina Moric fa chiarezza: non è drogata, né ubriaca – Luigi Mario Favoloso, presente in studio, è intervenuto chiedendo se siano stati fatti dei controlli prima che Nina Moric si sottoponesse alla macchina della verità: “La regola della macchina della verità è che una persona non deve essere sotto l’effetto di alcol, droga e psicofarmaci. Non voglio insinuare niente, ma nessuno ha controllato”. Ci ha pensato Nina Moric a replicare al suo ex fidanzato. Su Instagram ha spiegato:

“Drogata, malata di mente, ubriaca. Cos’altro mi avete detto. Ah sì, che ho ingannato la macchina della verità. Sarebbe così facile? C’erano i medici in casa che controllavano il battito del cuore e tutto il resto. Ero solamente stanca di questa terrificante vicenda.

Però, come ho detto prima, la giustizia non la fa un programma. Anzi. La giustizia si affronta nelle sedi opportune, quindi. Detto ciò, da domani comincio a respirare perché piano piano la verità sta uscendo fuori. Ci sono cose ben più precise che nessuno di voi immagina”. Perché Nina Moric aveva gli occhi chiusi – Nina Moric, che sostiene di aver subito violenze fisiche e psicologiche da parte di Luigi Mario Favoloso, ha spiegato perché ha risposto alle domande di Barbara D’Urso tenendo gli occhi chiusi. Il suo era solo un tentativo di concentrarsi e di non dare peso a quanto veniva detto in studio dal suo ex fidanzato e dai genitori di lui:

“Se chiudevo gli occhi era solo per una ragione. Avevo l’auricolare sull’orecchio e quindi non volevo sentire quello che dicevano in studio, ma volevo concentrarmi su quello che volevo dire. Quindi, prima di giudicare, magari dovete informarvi un attimino sulla ragione per cui avevo gli occhi chiusi. Non volevo sentire nessuno, perché loro per me sono nessuno, nullità assolute. Sono soltanto nullità e alla nullità si risponde così, chiudendo gli occhi e dicendo la verità”.