Il periodo in cui ci troviamo, Carnevale (ieri era giovedì grasso) non inganni: la notizia, seppure incredibile è vera e se ci fossero dubbi basta cliccare sul filmato che immortala il fattaccio. Protagonista della vicenda è un 38enne nigeriano incapace di tenere le mani a posto e l’organo dentro ai pantaloni.
Il soggetto in questione, non si sa come ma provvisto di regolare permesso di soggiorno, a marzo del 2018 è stato pizzicato su un autobus in Trentino, destinazione Canazei, intento a masturbarsi sul sedile del mezzo come se niente fosse davanti agli altri passeggeri, alcuni dei quali di sesso femminile. Uno dei presenti a bordo del bus, indignato da quel fuori programma, ha estratto il telefonino e ha girato il video prova dello scandalo, un filmino che rimbalza in Rete (il volto dell’africano è stato oscurato) e che sancisce in modo inequivocabile l’attività nella quale la “risorsa” era impegnata: andare su e giù con la mano mentre il pullman curvava a destra e a sinistra sui tornanti della strada di montagna.
Impossibile per gli altri viaggiatori non notare quel frenetico lavorìo manuale che si svolgeva in solitaria tra i sedili. Qualcuno ha avvertito l’autista della linea Trentino Trasporti diretta a Canazei, l’autista a sua volta ha chiamato le forze dell’ordine e il nigeriano, a fine corsa, è stato arrestato per atti osceni in luogo pubblico: era domenica 11 marzo 2018, quasi due anni fa e, nel corso delle indagini, a casa i carabinieri gli trovarono gli stessi vestiti che indossava nel video.
Adesso, e qui sta la notizia incredibile ma verissima come riportata ieri dalla Voce del Trentino e da altri media locali, l’extracomunitario, che era stato condannato a tre mesi in primo grado, è stato assolto. Assolto dall’accusa perché pur ammettendo lui stesso ciò che tutti avevano visto dalla cintura in giù, la masturbazione è avvenuta di domenica mattina giorno in cui sulla corriera non c’erano bambini visto che di domenica non si va a scuola. Inoltre era presto, le 7,45, quindi a quell’ora i bimbi dormono. Specie di domenica.
Gli atti osceni in pubblico sono stati commessi e su questo non ci piove infatti accusa e difesa concordano, ma poiché non c’erano minori ad assistere e il nigeriano si è dato all’onanismo in presenza di un pubblico maggiorenne, non è colpevole e può starsene tranquillo a casa. Il giudice di secondo grado ha recepito la tesi dell’avvocato difensore, Giuliano Valer, il quale, codice penale alla mano, ha fatto leva sull’assenza di bambini a bordo facendo cadere l’aggravante legata al pericolo che a questi atti avessero assistito piccoli innocenti suscettibili, dunque, di turbamento.
A quel punto, poiché gli atti osceni sono stati depenalizzati (è prevista soltanto una sanzione amministrativa), la corte – su richiesta della stessa procura generale – ha assolto lo straniero perché il fatto non è previsto dalla legge come reato. Probabilmente, in sede di processo, ha pesato anche il fatto che l’uomo fosse affetto da problemi psichici quindi non totalmente in sé, infatti il legale ha spiegato in tribunale che la masturbazione per il suo assistito non è un gesto dettato da ragioni esibizionistiche, ma da ricondurre a gravi problemi mentali.
E però il 38enne residente in Val di Fassa non era neppure nuovo ad episodi di questo genere. Dalle indagini dei carabinieri di Canazei è emerso, infatti, che l’imputato aveva tenuto un comportamento identico il 7 marzo del 2017 sempre mentre si trovava a bordo di un autobus, ma stavolta in Sicilia. Allora il fatto era stato segnalato dal conducente del mezzo pubblico intervenuto su sollecitazione di alcune ragazze presenti a bordo.
Lo stesso autista aveva riferito che un paio di settimane prima c’era stato un caso analogo, sempre attribuito alla stessa persona. Insomma, il soggetto in questione che fosse al sud o al nord, di fronte al blu del mare o al cospetto delle cime della Marmolada era solito praticare autoerotismo in movimento, in particolare sul bus frequentato da ignari passeggeri. Ma «pur esecrabile» il comportamento dello straniero non è punibile perché quel giorno,l’11 marzo 2018, eradomenica e non c’era pericolo che fosse visto da minori. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha rilanciato il video (premettendo «Attenzione: immagini forti») e ha commentato: «Che bella integrazione».