Lo hanno seguito, padre e madre, come tutti i genitori vorrebbero fare nei confronti dei figli. E lo hanno tenuto per mano veramente fino all’ultimo passo, quello che fa addentrare gli uomini nei territori misteriosi della morte, dove solo chi ha fede può nuovamente camminare. Insieme. Una storia straordinaria, nella sua unicità ma anche nel suo dramma, ha scosso le comunità di Nardò e Copertino.
Il figlio, appena cinquantenne, è scomparso a fine gennaio in seguito ad una repentina malattia che non gli ha lasciato scampo. Dopo qualche giorno l’anziano padre ha deciso di non lasciargli la mano. Ed è morto, addormentandosi per sempre nel suo letto alle quattro del mattino. Era il dieci febbraio. Poco più di due giorni e anche l’anziana moglie ha deciso di tendere loro la mano nel buio luminoso dell’Aldilà. È deceduta mentre ancora erano in corso le operazioni per la sepoltura dell’amato coniuge. La vicenda è accaduta a Nardò ma molto lontano dal centro abitato cittadino.
L’azienda agricola dei Gioffreda, questo il nome della famiglia, è florida e molto conosciuta per gli ottimi prodotti caseari, per l’ottima qualità delle greggi e degli animali allevati in una zona a forte vocazione zootecnica. I valori condivisi non sono quelli di questo secolo ma affondano le proprie radici in una tradizione millenaria dove difesa dei territori e del bestiame, lavoro senza sosta e fedeltà alla famiglia rappresentano le pietre angolari di un perimetro inespugnabile. Non suonerà strano che la zona dove abita la famiglia Gioffreda si trovi proprio lungo quella denominata, nello stradario di Nardò, come la “strada della Transumanza”.
Il padre, Paolo Antonio di 76 anni, si lascia andare all’alba del 10 febbraio. Era un uomo forte, temprato dalle avversità e dalla fatica. Si dice sia morto di dispiacere. L’11, sempre a Boncore, vengono celebrati i funerali. Alle 9 e 45 del giorno successivo si ricongiunge ai suoi cari anche Immacolata Tondo, di 75 anni. Stava poco bene ma nessuno si aspettava che la sua situazione precipitasse. I suoi funerali vengono celebrati ieri pomeriggio, sempre a Boncore. Dove il parroco ha visto, davanti ai suoi occhi, la storia di una famiglia sfilare in tre bare e in meno di due settimane.