Salvini all’attacco: «Confini da sigillare Il governo si dimetta»

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Il coronavirus terrorizza con i “fatti” l’Italia e il governo che fa? «Quarantena volontaria per chi torna dalla Cina? Ma stiamo scherzando?». Matteo Salvini – dopo i primi contagi in Lombardia e i casi sospetti in Veneto – ritiene ormai colmo il vaso e punta dritto al responsabile. «La salute della nostra gente viene prima di tutto, siamo stufi di un governo che non decide niente. Conte dimettiti».

Il Carroccio chiede la «sospensione temporanea dell’accordo di Schengen per poter mettere in campo controlli sanitari adeguati ai valichi di terra e nelle stazioni. Si tratta di una misura sempre più urgente». «Pretendo di sapere chi entra e chi esce dal mio Paese», rincara la dose Salvini nel corso di una diretta video su Facebook nella quale chiede ancora le dimissioni del presidente del Consiglio: «Se Conte non è in grado di garantire la salute pubblica, si faccia da parte».

Dopo tanti campanelli d’allarme suonati fin da quando è iniziata l’emergenza contagio, la reazione del centrodestra ai tentennamenti e alle banalizzazioni dell’esecutivo si è fatta sentire. Se il leader della Lega si aspetta adesso le dimissioni del premier, Giorgia Meloni ha chiesto «serietà, buonsenso e fermezza». Come? «Chi arriva dalla Cina o da eventuali zone reputate ad alto rischio – ha spiegato senza giri di parole – deve essere tenuto in quarantena, per il bene di tutti».

«BASTA INDECISIONI»

Insomma, per il centrodestra non c’è davvero più tempo da perdere. Che significa, in soldoni, mettere in pratica ciò che è stato richiesto fin dall’inizio dai sovranisti ma anche dal grosso degli esperti. Ossia fare come gli altri Paesi: con misure di sicurezza rafforzate, con l’estensione alle frontiere e nelle stazioni ferroviarie dei controlli che si fanno negli aeroporti e, per ciò che riguarda l’Italia, predisporre il blocco navale.

Tra i banchi degli imputati ieri, assieme a Conte e al ministro Speranza, è finito pure Enrico Rossi. Al governatore della Regione Toscana – che è riuscito a polemizzare in questi giorni pure con il virologo Burioni – Salvini ha rimproverato aspramente di non aver predisposto la quarantena per i 2.500 cittadini cinesi tornati in Italia dopo le celebrazioni
del capodanno. «Presentiamo un esposto denuncia – ha attaccato l’ex ministro – non sta facendo tutti i controlli necessari, mette a rischio la salute dei cittadini toscani, e accusa chi lo critica, scienziati e medici compresi».

Chiare le richieste di Fratelli d’Italia «per contenere il più possibile la diffusione del co- ronavirus». Per il capogruppo alla Camera Francesco Lollo- brigida è necessario non solo ilblocco navale ma anche predisporre «serratissimi controlli sanitari e la quarantena per chiunque rientri dalla Cina e da zone nelle quali il Co- vid-19 si è propagato». Accanto a questo FdI si aspetta anche «tavoli di aggiornamento» al premier e al ministro della Salute per sapere quali azioni «ordinarie e straordinarie intendano adottare sia per proteggere la salute pubblica, sia per contenere i danni economici».

Anche da Forza Italia arrivano sollecitazioni precise all’esecutivo. «Non basta più l’autoquarantena, vanno stretti i controlli alle frontiere. Non possono esserci errori», ha affermato Mariastella Gelmini mentre Antonio Tajani si aspetta adesso che il governo italiano e quelli europei «scelgano la strada del controllo degli spostamenti di tutti coloro che arrivano alle nostre frontiere», tramite un questionario da sottoporre a tutti i viaggiatori.