Ultima ora: In Cina non stanno diminuendo i contagi, gli ospedali sono pieni e gli infetti stanno a casa senza essere conteggiati. Ma il vero picco ci sarà tra un mese. Il termine più pauroso è questo: “Pandemia”. E’ il fantasma che si aggira per il mondo, Europa compresa.
Che ormai sia un pericolo reale lo ha confermato anche Waltr Ricciardi che tra i suoi numeroti e prestigio incarichi conta anche quello di essere uno dei componenti dell’executive board dell’Oms. Pochi giorni fa E’ stato lanciat proprio dall’Oms l’allrame rivolgendosi sopratutto ai Paesi pià poveri e dboli dell’estremo Oriente e Africa. . «Ma se l’epidemia dovesse espandersi nei due continenti – mette in guardia Ricciardi – in pericolo saremmo anche noi perché a quel punto sarebbe impossibile creare un cordone sanitario isolando più di mezzo mondo».
Le contromosse dell’Oms sono davvero drastiche a partire dalle quarantene obbligatorie el blocco di tutti i voli e della circolazione a terra, senza escludere le chiusure delle scuole e negozi, e fabbriche. Ipotesi che sembra essere uscita dal film “virus letale”, poichè in Italia il rischio di contagio anche se è reale resta comunque basso.
Alcune dichiarazioni sul perchè l’Oms ha lanciato l’allarme sul rischio di pandemia da Coronavirus «I virus che si trasmettono per via respiratoria sono sempre problematici e questo lo è ancora di più perché ha una contagiosità piuttosto elevata, superiore a quelle della Sars, anche se fortunatamente è meno letale.
L’Oms ha lanciato l’allarme perché solo un’azione unitaria degli Stati a livello mondiale può impedire la pandemia, ossia che l’infezione dilaghi fuori dai confini cinesi. Il pericolo viene soprattutto dall’Asia e dall’Africa, dove nessun Paese, a eccezione della Cina, ha agito in modo risoluto. Se l’epidemia dovesse espandersi nei due continenti tra i Paesi più deboli in pericolo saremmo poi anche noi, perché a quel punto diverrebbe impossibile creare un cordone sanitario che isoli più di mezzo mondo».
La Lombardia sta cercando in ogni modo di arginare i casi di coronavirus, per cercare di evitare un’esplosione di pandemia. «Agire su tre livelli. In Cina continuare sulla strada intrapresa, senza farsi prendere dal panico ma nemmeno imboccando pericolose scorciatoie, come quella proposta dal Chinese National Healt Commission di non conteggiare tra le persone infettate quelle positive al test ma senza sintomi. Che è un modo per sottostimare l’epidemia e che non aiuta a contrastarla. Nei Paesi in via di sviluppo con sistemi sanitari deboli rafforzare le capacità di risposta, dotandoli di strumenti diagnostici, competenze di laboratorio oltre che epidemiologiche. I Paesi avanzati devono invece continuare a fare quel che stanno facendo, basando le loro decisioni sulle evidenze scientifiche» C’è chi parla di falsi allarmismi, maa la verità è che la situazione attuale, nel mondo è veramente critica.