Morta Angelina, 3 anni, aveva fame ma i genitori le facevano vedere il cibo senza darglielo

Questo articolo in breve

Contro natura. Contro ogni buon senso. Contro ogni principio etico che sta alla base del concetto di società umana a partire dalla sua cellula più piccola. Succede così che, invece di essere il cuore della casa, la loro figlioletta di 3 anni appena si trasformi nel capro espiatorio. Nella vittima da sacrificare sull’altare della follie. Loro, una giovane coppia di 25 e 23 anni Miller Costello e Brenda Emilie si sarebbero divertiti a umiliare continuamente la loro figlioletta di 3 anni che chiedeva cibo affamata, uccidendola poi a sangue freddo per liberarsene.

Queste le pesantissime accuse a cui devo rispondere due giovani genitori statunitensi, per i quali, originari di Ogden, nello stato dell’ Utah, i pubblici ministeri hanno chiesto la pena di morte.Secondo l’accusa, prima di essere uccisa alla fine del 2017 la piccola Angelina era completamente denutrita e malata a causa delle condizioni in cui era costretta a vivere. In un video finito agli atti del processo si vede la piccola mangiare una fetta di cipolla. 

Mentre il sangue le scorre lungo il naso.”È il peggior caso di abuso sui minori che abbia mai visto” ha raccontato un investigatore della polizia, affermando: “Hanno lasciato Angelina come una vittima dell’Olocausto uccidendola dopo una vita di torture”. Sul corpicino inoltre sono stati riscontrati decine di ferite e contusioni come se fosse stata più volte picchiata selvaggiamente. Ferite che la madre avrebbe cercato di nascondere con prodotti cosmetici.Una storia purtroppo non nuova negli Stati Uniti.

Nel 2014 sorte analoga tocco a un bimbo di tre anni ucciso dalla madre Jillian Tait e dal compagno Gary Lee Fellenbaum. I due torturarono per settimane il bambino legandolo alla sedia e colpendolo più volte con oggetti. Quando il corpo era tato portato in ospedale i medici e gli infermieri che hanno provato a salvarlo si sono messi a piangere di fronte a tali ferite.Secondo la ricostruzione dei fatti il bimbo era vittima di abusi da mesi, ma solo negli ultimi giorni della sua vita le violenze sono peggiorate.

 

Il bambino era stato legato a testa in giù e colpito ripetutamente con la padella fino alla morte.Il piccolo si rifiutava di mangiare così il ragazzo lo ha trascinato in camera e sbattuto più volte contro il muro. La stessa scena si è ripetuta dopo che il piccolo ha rifiutato anche il pranzo e la cena.I due si erano accorti che il bimbo non stava bene dopo essere tornati da una serata fuori casa, hanno chiamato i soccorsi che non hanno potuto fare nulla per salvarlo.