Coronavirus, scuola elementare in quarantena: cento bambini in isolamento

Questo articolo in breve

I bambini di una scuola elementare di Soresina, in provincia di Cremona, sono stati invitati a rispettare due settimane di quarantena per sospetti contatti con persone contagiate dal coronavirus. La misura è stata chiesta da Ats per motivi precauzionali. Proprio da Soresina proviene uno dei quattro minorenni risultati positivi al tampone in Lombardia. La provincia di Cremona è la seconda per numero di casi, ben 91. I bambini di una scuola elementare sono stati messi in quarantena per il coronavirus a Soresina, nel Cremonese. In via precauzionale l’Ats, che ha invitato le famiglie di alcuni bambini che frequentano la scuola Immacolata, plesso che ospita le elementari e la scuola dell’infanzia, a osservare l’isolamento fino al 5 marzo. Il provvedimento è stato preso in seguito ad alcuni contatti con persone del paese. È di Soresina uno dei quattro minorenni risultati positivi al virus in Lombardia.

Festa di carnevale con uno dei contagiati: isolamento per bambini e famiglie

Stando a quanto appreso da Fanpage.it, il 21 febbraio si è svolta una festa di carnevale a cui ha partecipato anche il bimbo risultato positivo al tampone. L’Ats ha quindi chiesto al dirigente scolastico l’elenco dei bambini presenti al party. I genitori sono stati contattati e invitati a osservare 14 giorni di isolamento volontario come prescritto dal ministero in via cautelare. Le scuole sono chiuse in tutta la regione fino al 1 marzo. Non è ancora stato annunciato se il provvedimento sarà prolungato per un’altra settimana. In questo caso però l’isolamento chiesto dell’azienda sanitaria riguarda questi bambini perché sono entrati in contatto con una persona contagiata, e quindi pur non frequentando la scuola è stato consigliato loro di osservare la misura precauzionale a casa.

La provincia di Cremona è la seconda per numero di contagi

La situazione a Cremona è tra le più delicate in queste ore. L’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, ha spiegato che sono 91 i casi confermati a livello provinciale, secondo dato più alto in Italia. Una sessantina di persone sono ricoverate in ospedale, 18 in condizioni gravi. La struttura ospedaliera – che è il presidio più vicino alla zona rossa – ha denunciato nelle scorse ore una difficoltà di gestione del grande afflusso di malati in arrivo. Per questo è stato disposto il trasferimento di alcuni pazienti gravi alla terapia intensiva dell’ospedale Niguarda di Milano. L’ospedale cremonese ha raddoppiato i posti nel reparto di malattie infettive ed è stata allestita una tenda della protezione civile. Nella zona sono state registrate alcune vittime, tra cui la terza in assoluta in Italia, una donna che era ricoverata all’ospedale di Crema.

Festa di carnevale con uno dei contagiati: isolamento per bambini e famiglie

Stando a quanto appreso da Fanpage.it, il 21 febbraio si è svolta una festa di carnevale a cui ha partecipato anche il bimbo risultato positivo al tampone. L’Ats ha quindi chiesto al dirigente scolastico l’elenco dei bambini presenti al party. I genitori sono stati contattati e invitati a osservare 14 giorni di isolamento volontario come prescritto dal ministero in via cautelare. Le scuole sono chiuse in tutta la regione fino al 1 marzo. Non è ancora stato annunciato se il provvedimento sarà prolungato per un’altra settimana. In questo caso però l’isolamento chiesto dell’azienda sanitaria riguarda questi bambini perché sono entrati in contatto con una persona contagiata, e quindi pur non frequentando la scuola è stato consigliato loro di osservare la misura precauzionale a casa.

La provincia di Cremona è la seconda per numero di contagi

La situazione a Cremona è tra le più delicate in queste ore. L’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, ha spiegato che sono 91 i casi confermati a livello provinciale, secondo dato più alto in Italia. Una sessantina di persone sono ricoverate in ospedale, 18 in condizioni gravi. La struttura ospedaliera – che è il presidio più vicino alla zona rossa – ha denunciato nelle scorse ore una difficoltà di gestione del grande afflusso di malati in arrivo. Per questo è stato disposto il trasferimento di alcuni pazienti gravi alla terapia intensiva dell’ospedale Niguarda di Milano. L’ospedale cremonese ha raddoppiato i posti nel reparto di malattie infettive ed è stata allestita una tenda della protezione civile. Nella zona sono state registrate alcune vittime, tra cui la terza in assoluta in Italia, una donna che era ricoverata all’ospedale di Crema.

Il sindaco di Cremona: Più attenzione al nostro ospedale

Il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, ha scritto una lettera al presidente della Lombardia Attilio Fontana e all’assessore Gallera “per chiedere di sostenere lo sforzo che il nostro ospedale sta facendo per far fronte alla situazione coronovaris. Sappiamo e lodiamo il grandissimo impegno che viene portato avanti in questo momento da moltissimi operatori sanitari a diversi livelli e conosciamo il lavoro in atto da parte della Regione per coordinare il sistema sanitario”, ha aggiunto il primo cittadino chiedendo “un’attenzione maggiore per il nostro ospedale in virtù del numero di pazienti ricoverati, delle fatiche di medici, infermieri, operatori sanitari e responsabili, delle necessità relative a materiali indispensabili al personale”.