Infarto: clima e alcune cure possono causarlo, ma ora possiamo scoprire chi è predisposto

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Cosa scatena l’infarto? La ricerca va avanti e fa scoperte sempre nuove riguardo alle possibili cause scatenanti di un infarto. Ad esempio uno studio al quale ha collaborato anche l’unità operativa complessa di cardiologia dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina ha scoperto che esiste un collegamento fra il clima e l’infarto: dopo aver monitorato oltre cinque mila pazienti in cinque anni, arrivati negli ospedali di Latina, di Tor Vergata a Roma e al Cardarelli di Campobasso, è stato scoperto che esiste una correlazione fra l’infarto STEMI (con completa interruzione del flusso sanguigno) e delle variabili climatiche come temperatura, umidità, pioggia e pressione atmosferica, in particolare sono le brusche riduzioni della pressione atmosferica ad avere una maggiore incidenza.

Una ricerca della McGill University di Montreal invece ha analizzato un campione di oltre 15.400 uomini del Regno Unito scoprendo che coloro che seguono una terapia sostitutiva con testosterone per la virilità, l’umore e il desiderio sessuale con il passare degli anni hanno il 21% in più di probabilità di avere un infarto, in particolare ictus ischemico, attacco ischemico transitorio (TIA) o infarto del miocardio.

Una terapia che sembra avere più effetti collaterali che benefici. Infine una ricerca tutta italiana ha scoperto che nel sangue di coloro che sono a rischio di infarto c’è un marcatore genetico scritto nel Dna: questo permetterà di individuare chi è più predisposto per poter intervenire con urgenza in caso di necessità. Una scoperta merito di Giuseppe Novelli, rettore e direttore del Laboratorio di Genetica Medica del Policlinico di Tor Vergata, e da Francesco Romeo, direttore della Cardiologia dell’Università di Tor Vergata. Nello specifico è stato individuato il comportamento anomalo del miR-423 che risultava avere livelli molto bassi in pazienti con malattia coronarica subito dopo l’infarto rispetto a chi aveva la malattia coronarica stabile.