“Non sento niente per lei”. C’è Posta per te, Maria Grazia chiama la madre biologica ma la sua risposta è atroce

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A C’è posta per te sono andate in onda storie davvero terribili, durante l’ultima puntata. La protagonista della storia che stiamo per raccontarvi è Maria Grazia (in studio con il marito e il figlio), che ha scoperto di essere stata adottata. Quando la madre biologica ha manifestato l’intenzione di conoscerla, lei ha rifiutato. Ora Maria Grazia (che ha 54 anni) ha deciso di conoscerla. Il programma ha rintracciato Antonia, che ha anche altri figli.

Maria Grazia si commuove nel vedere il video con la consegna della posta: “Non so cosa provo”. La signora Antonia ha accettato l’invito ed entra in studio con ben cinque figli: Silvio, Laura, Maria, Gianni e Michele. Antonia non riconosce la figlia Maria Grazia, che rivela la sua identità: “Non voglio stravolgere la vita di nessuno. Voglio delle risposte, voglio sapere se i tuoi figli sanno che hai avuto un’altra figlia e che l’hai abbandonata”. 

Il marito e il figlio dimostrano il loro sostegno, definendo Maria Grazia come una persona straordinaria. Antonia ha mantenuto il segreto con i figli e ha raccontato loro la verità solo dopo la consegna della busta. Antonia spiega che Maria Grazia è nata dallo stesso padre degli altri suoi cinque figli, ma la sua rivelazione è spiazzante: “In questi anni non ho mai pensato a lei”.

Spiega di non aver potuto tenerla per problemi economici. Uno dei figli svela che il padre, prima di morire, gli aveva già rivelato l’esistenza della sorella e gli aveva chiesto di incontrarla. Lui però si era spaventato e aveva rifiutato. Il pubblico rumoreggia quando Antonia ammette: “Non sento niente per lei”.

Poco dopo in studio entreranno Dafne e Gabriele: i due convivono da un anno e mezzo ma i genitori di Dafne non accettano la convivenza e non vogliono avere più nulla a che fare con lei. Anche in questo caso i genitori reagiscono male e anche in questo caso la risposta dei due “adulti” è spiazzante. Ma questa è un’altra storia raccontata qui.