Ha teso un’imboscata alla moglie, da cui si era da poco separato. E quando la donna è passata in auto per portare i figlioletti, tutti con meno di 10 anni, a scuola, l’ha costretta a fermarsi. Quindi ha cosparso l’auto di benzina e le ha dato fuoco, con tutti i familiari all’interno. Infine, si è suicidato, auto-infliggendosi una coltellata.
È una vera e propria tragedia quella consumatasi nella città australiana di Brisbane per mano di Rowan Baxter, ex giocatore professionista di rugby di 42 anni.
Dopo l’allarme, lanciato da alcuni automobilisti di passaggio, sul posto sono arrivati i soccorsi. Ma, purtroppo, per i bambini non c’è stato nulla da fare.
La moglie di Baxter, Hannah, 31 anni, è invece riuscita a uscire dall’abitacolo in fiamme ed è stata condotta d’urgenza in ospedale. Troppo gravi, però, le ustioni riportate e i tentativi di salvarle la vita si sono rivelati vani.
Immediate sono scattate le indagini. La polizia, ufficialmente, non esclude nessuna pista.
“Al momento non è stato accertato come si sia innescato l’incendio dell’automobile su cui stava viaggiando la famiglia”, ha spiegato Mark Thompson, uno degli inquirenti. “Al momento, dunque – ha aggiunto – non possiamo confermare se quanto accaduto sia stato un tragico incidente oppure un caso di omicidio-suicidio”.
Ma le ricostruzioni sui giornali, basate sui racconti dei testimoni, non lascerebbero dubbi: il 42enne voleva proprio sterminare la sua famiglia.
A riprova, una frase pronunciata da Hannah Baxter, che avrebbe gridato, dopo essere saltata fuori dalla vettura avvolta dal fuoco: “Mi ha versato addosso della benzina!”.
La coppia, inoltre, era in crisi da tempo: dalla fine dell’anno scorso si erano separati e lei si era trasferita dai genitori. Poi erano iniziate, tra mille divergenze, le trattative per un accordo sulla custodia dei tre figli.