“Ho la sensazione che molta, troppa gente non abbia capito con che cosa abbiamo a che fare. Forse alcuni messaggi troppo tranquillizzanti hanno causato un gravissimo danno inducendo tanti cittadini a sottovalutare il problema. Non va bene, non va bene, non va bene. La gente in questo momento deve stare a casa”. E’ la raccomandazione del virologo Roberto Burioni che, su Facebook, sottolinea.
Il virologo, in prima linea nella lotta al Covid-19, cerca di fare informazione, comunicando ai propri follower – con l’intenzione di parlare possibilmente a tutti gli italiani – quali debbano essere le contromosse da seguire (e le cose da non fare) in queste difficili settimane. “Tutto quello che causa un affollamento deve essere evitato”, in risposta al post di un utente che gli segnala che la catena internazionale per cui lavora ha attivato una promozione questa settimana. Iniziativa che potrebbe creare assembramenti nei negozi.
Non solo. Su Twitter Burioni evidenzia i rischi di un’altra iniziativa: “Venezia: aperitivo gratis in piazza San Marco per ripartire. Ma lo avete capito che la gente deve stare a casa altrimenti quello che riparte è il virus?”. Martedì 3 marzo l’esperto spiegava al Corriere della Sera: “Siamo all’inizio dell’epidemia, non possiamo parlare di frenata. Se le misure restrittive funzioneranno sarà quello il momento di non mollare: ma non mi sorprenderei se la chiusura delle scuole venisse prolungata”.
E ancora: “In questo momento in realtà siamo all’inizio di un’epidemia e sono giorni decisivi nei quali si potrà stabilire se siamo stati capaci di contenere l’epidemia o comunque di rallentarla. Non abbiamo farmaci e non abbiamo vaccini, solo due armi: la diagnosi che ci permette di distinguere Covid-19 da un’influenza e, ancora più importante, l’isolamento: il coronavirus si trasmette attraverso i contatti sociali e non abbiamo altre alternative se non ridurli il più possibile”.
Intanto, a quanto si apprende da fonti di governo, alla riunione in corso a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte e i ministri si sta valutando anche l’ipotesi di chiudere le scuole in tutta Italia, da domani o al più tardi da lunedì. Una decisione in tal senso, viene comunque puntualizzato, non è stata ancora presa, ma è una possibilità che si sta valutando concretamente. Si valuta anche lo stop a cinema, musei e teatri in tutta Italia.