E una stagione televisiva pili impegnativa del solito quella di Maria De Filippi. La regina degli ascolti di Mediaset, infatti, di nuovo in campo con Amici – Il serale, ha portato diverse novità. Dalla messa in onda anticipata di un mese e mezzo e spostata al venerdì per le prime tre puntate – in scontro diretto con La corrida di Carlo Conti su Raiuno – a una serie di cambiamenti al centro del talent show più longevo della televisione.
Quest’anno, infatti, per l’edizione numero 19, niente squadre, né direttori artistici, ma uno scontro “tutti contro tutti” tra i dieci concorrenti divisi tra le due categorie di ballo e canto. La sfida andrà avanti per sei puntate, alla fine delle quali verrà proclamato il vincitore, e ci saranno poi altri tre appuntamenti celebrativi dove si farà una grande festa cui parteciperanno i concorrenti del talent degli anni passati e il vincitore di quest’anno.
Quanto al serale, all’interno di ogni puntata è stata inserita la novità di Amici prof, in cui i professori si esibiscono in varie prove di canto e ballo e duettano con la coppia di ospiti fissi Al Bano e Romina Power. Al fianco della giuria vip – formata da Vanessa Incontrada, Gabry Ponte e Loredana Bertè – c’è poi la nuova figura del commentato- re a bordo campo, che quest’anno è Tommaso Paradiso.
Altra novità è la giuria tecnica del Var ovvero l’equivalente della moviola in campo nel calcio – con il maestro Beppe Vessicchio e il coreografo Luciano Cannito. E ancora: ci sarà un ospite comico per ogni puntata, esterno allo studio, che interviene al telefono, oltre a uno che parlerà di valori agli allievi. Un bel calderone con tanti ingredienti, dunque, per dare nuova linfa a un programma molto amato.
Ma che l’anno passato, per la prima volta, forse qualche piccolo segno di
flessione negli ascolti lo ha dato, soprattutto nel confronto con Ballando con le stelle. E così la De Filippi, che non sbaglia un colpo, ha scelto strade alternative anche sé per alcuni aspetti potrebbero avere il sapore del déjà-vu. «Amici è arrivato alla sua diciannovesima edizione, quasi vent’anni.
Sono affezionata a tutti e quattro i miei programmi in onda: quello in cui fatico di più è di certo C’è posta per te, quello che comporta una fatica diversa ma sempre tanta, invece, -è Amici: un insieme di tante cose», spiega la conduttrice.
Maria, quest’anno sei partita subito sfidando La corrida, su Raiuno. «Certo, non sono contenta di andare in onda nella stessa serata di Carlo Conti. Ma capita, anche se è solo per tre puntate. Ma con Carlo non c’è alcuna competizione: mai sognato che ci fosse». Come hai vissuto questa richiesta? «L’unico motivo per cui ho accettato di anticipare di un mese mezzo il serale è che la richiesta arriva da Pier Silvio Berlusconi, che è sempre stata una persona netta, anche dicendomi
dei no, e con cui ho un rapporto di strafiducia» fa il commentatore
Dal 21 marzo, però, ti sfiderai di nuovo con Milly Cariucci e Ballando.
«Non inneschiamo un dialogo continuo di confronto con Ballando con le stelle, io non ne posso più. Cercate di misurare le parole, come ho fatto anche io…».
Da dove nasce, invece, l’idea delle tre puntate celebrative? E una sorta di Amici big di qualche anno fa? Chi vedremo tra i partecipanti? «L’idea nasce dall’anticipo del programma per motivi di palinsesto. Le puntate sono state richieste da Mediaset come una grande festa e parteciperanno ragazzi che hanno già preso parte ad Amici o che comunque hanno già una carriera avviata. Non è come Amici big, perché in quel caso i big partirono fin dall’inizio del serale. Chi vedremo? Per ora posso anticipare la presenza di Enrico Nigiotti, Michele Bravi, il ballerino Vincenzo (secondo classificato ad Amici 18), Sebastian e il vincitore di Amici 19».
Un’altra novità è quella di Amici prof… «Ho pensato di fare un ribaltone nel serale. I prof devono duettare con Al Bano e Romina: il vincitore viene associato a un ragazzo al quale viene dato qualche benefit, tipo uscire dalla casetta oppure andare a cena fuori». «Non ci siamo accorti di certi talenti» Sono passati quasi vent’anni dalla prima edizione di Amici’, come sono cambiati i ragazzi? «Vent’anni fa non avevano lo smartphone e sicuramente vivevano meglio.
Oggi fanno tanta fatica, perché non riescono a non guardare quello che dicono di loro sui social. Leggono solo i commenti negativi, ci piangono, ci soffrono, si deprimono, pensano di smettere di fare quello che sognano. Provo a spiegare che spesso dietro ai commenti negativi sui social ci sono ragazzini che neanche sanno il male che procurano».Se ti guardi indietro, in questi vent’anni qual è il tuo più grande errore e la tua più grande soddisfazione?
«A volte è successo che siano passate ad Amici persone talentuose e non ce ne siamo accorti, tipo Ultimo (il cantautore romano, ndr) due anni fa. Mi è dispiaciuto, ma con lui ci sentiamo spesso al telefono e abbiamo un ottimo rapporto. La soddisfazione, invece, è che abbiamo dato un’opportunità di inserimento professionale a persone che non ce l’avevano. Non parlo solo di chi vince e diventa famoso, ma anche di chi magari, con Amici, è riuscito a diventare un insegnante di musica o un assistente coreografo».
Tra i dieci ragazzi in gara hai già un’idea di chi possiede la stoffa del campione?
«Tutte le ragazze mi sembrano davvero forti, sia nel canto sia nel ballo»