Bianca Guaccero, da bambina mi sentivo goffa e inadeguata

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Da ragazzina portava una zazzera lunga e selvaggia, vestiva ampie divise da rugbista, galleggiava dentro le camicie del fratello maggiore Domenico. «Ero un maschiaccio che non badava affatto all’aspetto estetico. Non avevo idea di che cosa fosse la femminilità, la sensualità, non prestavo attenzione a esibire il mio corpo. Mi vedevo goffa, per nulla sexy, sempre fuori posto, soprattutto rispetto alle altre ragazze che giudicavo più belle, più affascinanti, più aggraziate di me.

Insomma, mi sentivo come Bridget Jones, avete presente? », ride Bianca Guaccero mentre si sistema i capelli che le accarezzano le spalle. «Le mie ancore di salvezza le trovavo nella voglia di cantare, ballare ed emozionare. Sono passati tanti anni da allora, un certo disagio e il non essere pienamente conscia delle mie qualità fanno ancora parte di me, finalmente mi piaccio, ma continuo a considerarmi con grande ironia. Sai quando mi sento bene e sono felice di me? Quando sono sul palco e riesco a strappare un sorriso o far affiorare un’emozione, e quando sento l’abbraccio di mia figlia. In quei momenti ogni insicurezza svanisce».

Sembra quasi incredibile tutto questo raccontato da una donna bella e affascinante come Bianca. Vien da sé che allora questo è un buon momento per lei e la sua autostima. Una e trina, è in onda con Detto fatto, ogni pomeriggio su Raidue, ha appena concluso Una storia da cantare, in prima serata su Raiuno, e fa Casa detto fatto il sabato mattina su Raidue. «È un periodo molto intenso, professionalmente parlando, e si stanno aprendo anche alcuni spiragli per tornare al mio primo amore, la recitazione a teatro». E quando non è in Tv si cala nel ruolo di mamma della piccola Alice, di 5 anni. «Facendo lo slalom gigante tra tra le dirette e le trasferte, riesco ad accompagnarla ogni mattina alla scuola materna e, quando rientro a casa, sono tutta per lei. Alice è una bambina con una grande parlantina e proprietà di linguaggio e ha già una sensibilità spiccata.

Ha una mente molto aperta e io ho cercato di crescerla indipendente e sicura di sé, seppur dimostrandole che sono sempre al suo fianco, la proteggo e la amo alla follia». La bimba è nata dall’amore per il regista Dario Acocella, dal quale sei separata da due anni e mezzo. «È stato doloroso e difficile prendere la decisione di lasciarci, ma abbiamo cercato di mantenere buoni rapporti per la serenità e il bene della bambina. Per noi Alice è la priorità e viene prima di ogni nostra esigenza. Penso di poter dire che, come genitori, abbiamo fatto un buon lavoro, anche se il dolore di aver perso il nucleo familiare è grande e me lo porterò dentro per tutta la vita».

La voce di Bianca si ferma un istante. Poi riprende quota e le torna voglia di scherzare. «Spazi per me sola al momento ne ho pochissimi, non ho tempo e non me li sto creando. Meglio così, almeno non faccio danni», strizza l’occhiolino. «Io da sola sto bene, sono molto serena, non sento l’esigenza di avere qualcuno accanto cui appoggiarmi. Inoltre sono sempre stata una che non si accontenta, sono molto selettiva: bado alla qualità, ai valori di chi scelgo di avere vicino. Sono tranquilla e aspetto la persona giusta, quella capace di farmi battere il cuore. Se mai arriverà, spero solo di essere in grado di riconoscerla. A volte mi ritrovo a pensare al futuro, al fatto che avrei voglia di innamorarmi di nuovo, ma senza affanno, e deve valerne davvero la pena».

Certamente non ti mancheranno i corteggiatori… «Al momento sono single e, credimi, se anche ci fossero degli spasimanti, sono talmente concentrata sul lavoro e sulla bimba che non me ne accorgerei », assicura accavallando le gambe lunghe e affusolate. «Negli anni mi sono asciugata, ma non ho fatto diete particolari, piuttosto tanto sport, soprattutto prima della gravidanza. Mi allenavo con il Trx, ossia fasce da fitness che definiscono le braccia, l’addome, le gambe. Per me fare sport significa anche scaricare le tensioni, tenere a bada lo stress e restare in salute, non tanto la ricerca della linea perfetta. Negli anni il mio metabolismo è cambiato e, di riflesso, il mio corpo si è affilato.

Ma se mi guardo allo specchio sono sempre piuttosto critica. Inseguo un ideale di donna molto alto, fatto di armonia, proporzioni, bellezza, eleganza, luminosità. Mi piace moltissimo Julia Roberts, così solare, naturale, con quel sorriso magnifico. E trovo splendida Kaia Gerber, figlia di Cindy Crawford. Detto ciò, ogni tanto sento di avvicinarmi a quell’ideale. E, quando accade, mi rendo conto che sono in armonia con me stessa e sono pervasa da gioia. Evidentemente è vero: la felicità traspare e ti permette di guardare tutto con occhi diversi». Ma la conferma più grande le arriva quando la sua bimba la guarda e le dice: «Sei la mamma migliore del mondo. Da grande voglio fare la ballerina e la cantante ». «Ecco io mi sciolgo e le chiedo: “Davvero? Come mamma?”. E le mi risponde: “Nooo, per incontrare i Me contro te [il duo siciliano dei social che piace ai bimbi, ndr]. Ti rendi conto?».