Coronavirus, cambia l’autodichiarazione: ecco il nuovo modulo

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Il Ministero dell’Interno sul proprio sito istituzionale ha reso noto il nuovo modello di autodichiarazione in caso di spostamenti (clicca qui per scaricarlo): ora è spuntata una nuova voce con la quale l’interessato dovrà dichiarare di non essere soggetto agli obblighi previsti dalla quarantena sia per chi è stato trovato positivo al Coronavirus sia per chi è entrato in contatto con una persona contagiata: “Deve autodichiarare di non trovarsi nelle condizioni previste dall’art.

1, comma 1, lett. c) del D.P.C.M. 8 marzo 2020 che reca un divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus Covid-19″.

In sostanza vi è il divieto assoluto di uscita dalla propria abitazione per chi è stato posto in quarantena. La decisione è stata ritenuta necessaria in quanto nei giorni scorsi non sono mancati episodi in cui diverse persone sono state trovate in giro violando gli obblighi e rischiando così fino a 12 anni di carcere per concorso colposo in epidemia.

Cosa cambia

Inoltre vi è un’altra novità: il nuovo modulo dovrà essere compilato e controfirmato al momento del controllo da parte delle forze dell’ordine che provvederanno ad accertare l’identità del cittadino. Tale operazione ha il fine di evitare di dover allegare fotocopie di documenti. Nella nota del Viminale si legge: “Il nuovo modello prevede anche che l’operatore di polizia controfirmi l’autodichiarazione, attestando che essa viene resa in sua presenza e previa identificazione del dichiarante. In tal modo il cittadino viene esonerato dall’onere di allegare all’autodichiarazione una fotocopia del proprio documento di identità“.

Va ricordato infine che il decreto stabilisce che all’interno delle zone di sicurezza bisogna evitare “ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita” all’interno “dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute“.