L’età media dei morti da coronavirus: un dato che fa riflettere

Il coronavirus è sicuramente spaventoso ed è sicuramente una piaga da debellare prima possibile, per evitare la diffusione capillare e la morte di un numero assolutamente incalcolabile di persone. Nella giornata di oggi c’è stato il picco di persone guarite ma anche quello di persone decedute: sono state 475 in un solo giorno le persone infettate dal virus che purtroppo non ce l’hanno fatta. Eppure c’è uno studio interessante sull’età media dei morti da coronavirus che la dice lunga anche su tante altre statistiche. Un dato numerico, niente di più niente di meno: lungi da noi esprimere opinioni o classificare morti “di serie A” o morti “di serie B”. Parliamo comunque di una tragedia, che ci sta portando via tanti connazionali e sta mettendo in pericolo la vita dei nostri cari. Ma è bene entrare a fondo del problema e analizzare i numeri ben oltre il preziosissimo bollettino fornito ogni sera dalla Protezione Civile. E sicuramente lo studio sull’età media dei deceduti può avere una grossa utilità anche per non credere agli apocalittici del “moriremo tutti”.

L’età media dei morti da coronavirus: siamo oltre gli 80 anni

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Quindi, dicevamo, basta guardare i numeri e l’età media di chi purtroppo ci ha lasciati per via del coronavirus per evincere un dato importante. L’ultima indagine epidemiologica dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) sulle vittime del Coronavirus conferma in primo luogo che gli uomini sono più colpiti dal virus rispetto alle donne. Sono dati relativi a qualche giorno fa, quindi poi naturalmente andrebbero aggiornati con tutte le statistiche più nuove, ma il trend è piuttosto evidente.

L’età media dei deceduti di sesso maschile è di 83,7 anni mentre l’età delle vittime di sesso femminile è di 79,5 anni. Non muoiono soltanto anziani, sicuramente, ma i morti al di sotto dei 50 anni fino a qualche giorno fa erano soltanto 17 e solo 5 al di sotto dei 40 anni. Tutti loro avevano già gravi patologie pre-esistenti e quindi il coronavirus potrebbe anche essere considerata una concausa.

Il dato statistico che abbasserebbe di molto la mortalità

Coronavirus Francia

Insomma, è bene restare in casa ed evitare il contatto con potenziali infetti proprio per preservare i nostri nonni e i nostri genitori. Ma in caso di contagio non è il caso di fasciarsi la testa prima. Basta guardare anche il tasso di mortalità, che è obiettivamente altissimo rispetto ai contagiati “ufficiali”. Ma c’è anche questo dato su cui ragionare, e cioè che probabilmente da qui a 3 mesi fa sono sfuggiti al tampone tantissimi contagiati asintomatici, che poi magari sono guariti senza altre complicazioni. Si abbasserebbe di molto la media e il virus farebbe un po’ meno paura.

Ma piano con i complottismi: le misure di prevenzione attuali appaiono assolutamente necessarie ed è bene fare la massima attenzione per preservare la salute di ognuno di noi. Andrà tutto bene, almeno sul piano della salute, soprattutto se non commettiamo imprudenze.