Trump e la lotta al Coronavirus: “Sono un presidente in guerra”

Trump e la lotta al Coronavirus, ovvero come cambiare idea in fretta e passare dalla sicurezza alla paura. Fino a qualche giorno fa gli Usa sembravano invulnerabili almeno nelle parole del loro Presidente. Ora lo scenario è cambiato radicalmente e l’inquilino della Casa Bianca lo ammette.

Oggi Trump ha detto di sentirsi “un Presidente in tempo di guerra. Combattiamo un nemico invisibile e vinceremo”. Uno dei primi passi è stato quello di chiudere le frontiere con il Canada, in accordo con il premier canadese Trudeau. Ma il suo vero obiettivo è quello di proteggere l’economia, perché il rischio di recessione è reale. Così ricorrerà al Defense production act, una legge varata al tempo della guerra di Corea. Consente al governo di ordinare la produzione di tutti gli equipaggiamenti necessari.

E ancora una volta attacca la Cina, perché il virus arriva da lì. Ma adesso deve pensare a difendfersi e così il governo sta attrezzando due navi ospedale per affrontare l’emergenza coronavirus. Quest0ultima sta per attraccare al porto di New York.

Angela Merkel avvisa, dalla Seconda guerra mondiale non stavamo così

Germania

Di guerra oggi però ha anche parlato Angela Merkel. La sua Germania è nel pieno dell’ermegenza, la Cacelliera non nega nulla: “Dalla Seconda guerra mondiale ad oggi non c’è stata nessun’altra sfida per noi nella quale tutto sia dipeso così tanto dalla nostra azione solidale”. Ha parlato di situazione seria e fluida, perché non dipende soltanto dai tedeschi. Intanto però tutti loro dovranno seguire alla lettere le regole, molto simili a quelle italiane.

Il passo fondamentale è ridurre “tutto ciò che può esser dannoso per i singoli, ma anche per la comunità”. Quindi limitare il più possibile i contatti, anche se fino ad oggi in Germania tutti hanno vissuto nella libertà più assoluta. E presto potrebbero essere adottate misure ancora più drastiche se quello che è stato deciso non dovesse bastare.

Merkel è certa che la socialità, almeno come è stata vissuta sino ad oggi, ora è messa in serio dubbio: “Così come ognuno di noi può essere colpito dal virus, così ognuno di noi adesso deve aiutare”. A fare la differenza con gli altri Paesi però può essere il sistema sanitario della Germania che è tra i migliori al mondo (almeno a suo dire. Tutto questo però di fonte alla pandemia potrebbe nemmemo essere sufficiente. Come successo a Bergamo e più in generale sul territorio lombardo anche le eccellenze, se messe sotto troppa pressione, saltano. Quindi tutti i tedeschi sono avvisati,occ9orre un cambio di mentalità in tempi brevi.

Coronavirus Iran