L’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, intervistato durante la trasmissione tv Mattino Cinque ha fatto il punto sulla lotta al Coronavirus in Lombardia: “Stiamo facendo grandi sforzi ma questa è una battaglia che o la vinciamo tutti insieme, nessuno escluso, oppure rischiamo di trovarci in ogni momento di fronte al baratro, ad un curva che continua a salire”.
Gallera è il “volto” che ogni giorno diffonde i dati della pandemia relativi alla Lombardia, dove i contagi hanno superato i 41mila e i morti sono purtroppo 6360. “Purtroppo non potremo allentare l’attenzione per molti mesi – ha spiegato l’assessore -. Oggi bisogna continuare nell’azione determinata di stare in casa per evitare che il virus trovi un altro corpo da ‘mangiare’, da infettare, una volta che saremo riusciti a spegnerlo il rischio che ricominci è altissimo. Nessuno può chiamarsi fuori, dire lo fanno gli altri, ognuno di noi deve combattere questa battaglia”.
Finché non avremo il vaccino dovremo abituarci a modo di vita diverso
L’assessore ha parlato anche di ciò che potrebbe accadere tra qualche settimana se davvero i dati dovessero migliorare e i contagi calare: “Tra qualche settimana se le cose vanno bene ricominceremo, ma dovremo probabilmente abituarci ad un modo di vita diverso, girare con la mascherina, aver maggiore distanziamento sociale, magari ristoranti con meno tavoli”. Un cambiamento giustificato anche da ciò che sta accadendo in Cina, dove “stanno vivendo le infezioni di ritorno, quindi è chiaro che finché non avremo un vaccino dovremo adottare modalità di comportamento a cui non eravamo abituati”. Per pensare alla ripartenza è però ancora presto: “Negli ultimi 4 giorni” secondo Gallera la situazione è migliorata, specie per quanto riguarda gli accessi ai pronto soccorso, ma non bisogna abbassare la guardia e bisogna continuare a rispettare le misure di contenimento dell’epidemia, che “stanno funzionando”.