Meghan Markle ha dato la voce narrante al film Elephant, critica e pubblico la bocciano

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L’avevano previsto in tanti, ed in effetti è avvenuto: la nuova vita di Meghan Markle, ricomincia da dove era finita la vecchia: dal mondo dello spettacolo. La duchessa del Sussex (che in base agli accordi con la Casa reale inglese tra pochi giorni dovrà abbandonare questo titolo) è infatti tornata al suo lavoro d’attrice, anche se per ora si limita a restare dietro le quinte. E lei infatti la voce narrante del documentario Elephant, in onda dal 3 aprile sul nuovo canale Disney +, mentre negli Stati Uniti e nel Regno Unito, dove i cinema sono ancora aperti, è stato diffuso anche nelle sale.

Elephant è state realizzato a sostegno dell’associazione Elephants Without Borders, un gruppo di pressione impegnato a proteggere gli elefanti del Botswana dai bracconieri, e si ispira a un classico dei documentari sul regno animale di qualche anno fa La marcia dei pinguini. Il film infatti segue da vicino lo spostamento dell’elefante africano Shani e di suo figlio Jomo nel momento in cui la mandria compie un viaggio di centinaia di chilometri nel deserto Kalahari, in Africa meridionale. Alla ricerca di un clima migliore e di più vegetazione, gli elefanti dovranno superare tante difficoltà, come la mancanza di acqua o i predatori in agguato. Nella versione italiana la narratrice è la cantante Elisa.

Ovviamente non sarebbe stato un evento cinematografico eccezionale, se non fosse eccezionale la partecipazione all’opera di Meghan, che ha scelto proprio questo documentario per ritornare “nel giro”. Ovviamente, non si è fatta pagare: il suo compenso è stato destinato in benefìcenza per le associazioni impegnate nella difesa degli elefanti africani. Ma è chiaro che tutto può servire e a ricostruirsi una carriera nella Tv e nel cinema Usa, carriera che, quando ha conosciuto Harry, era molto ben avviata: Meghan infatti era tra le protagoniste della serie legale Suits, oltre a essere una apprezzata influencer specializzata soprattutto in viaggi e salute.

Peccato solo che la sua prova non si stata particolarmente apprezzata dai critici, soprattutto inglesi: The Times ha scritto che l’attrice è “inutilmente pomposa”, mentre il The Guardian ha riferito che la sua narrazione è come quella di “un’anatra nello stagno”. Variety non ha neppure classificato il film e l’ha definita “mielosa”, mentre altri giornali l’hanno definita “sentimentale”. C’è sicuramente dietro questi giudizi così “duri” il rancore inglese per colei che, quasi tutti, ritengono la responsabile della fuga di Harry dalla Casa reale. Anche il pubblico si è diviso, prima ancora di vedere il film: su Twitter gli utenti sono spaccati in due tra chi minaccia addirittura di boicottare il film («Amo gli elefanti e supporterò sempre la causa, ma non guarderò questo film così come ogni altra cosa che abbia a che fare con Meghan Markle. Ha infangato gli Stati Uniti con il suo modo di trattare la sua famiglia e la Royal Family») e chi invece, tutto sommato, sembra tutt’altro che dispiaciuto («Amo gli elefanti e amo Meghan», «Disney e Meghan Markle. Fatti l’una per l’altra»).

Insomma, comunque la si pensi, non è stato un ritorno trionfale quello di Meghan nello show business. Del resto, se i tempi impongono a tutti un ripensamento delle priorità della vita, quanto vale anche per Meghan e Harry, che stanno affrontando le prime difficoltà legate alla loro “fuga” dalla famiglia Windsor. In primo luogo, la loro decisione di stabilirsi con il figlio Archie a Los Angeles (vicino a Hollywood, guarda caso) ha suscitato una spiacevole polemica con Donald Trump che, pur impegnato nell’emergenza coronavirus, ha trovato il tempo di affermare che i contribuenti degli Stati Uniti non avrebbero speso un dollaro per proteggerli. La replica piccata dei due è arrivata a stretto giro di posta: «Il Duca e la Duchessa del Sussex non hanno in programma di chiedere al governo degli Stati Uniti risorse economiche per la loro sicurezza», assicurando di aver già provveduto privatamente a sorveglianza e guardie del corpo.

C’è poi un altro problema. Proprio in questi giorni Meghan e Harry avrebbero dovuto ufficializzare la nascita della loro nuova fondazione benefica, che prenderà il posto della vecchia, il cui brand, Royal Sussex,

Donald Trump, 73 anni. Anche lui ha polemizzato con Harry e Meghan sulle spese necessarie a garantire la loro sicurezza a Los eles.

non possono più usare per volere della Regina Elisabetta II in persona. Ma i giorni difficili che si stanno vivendo sia negli Stati Uniti che in Inghilterra hanno suggerito un rinvio.

I tabloid inglesi, che da tempo hanno messo nel mirino Meghan, ci vanno già ancora più pesanti: insinuano che i due sposi, dopo aver rinunciato all’appannaggio reale, siano già in ristrettezze economiche anzi in un “incubo finanziario”. Che lei, Meghan, si è accorta che Harry non sa fare niente, se non il principe, e lo stia quindi incitando a trovarsi un’occupazione che possa contribuire al bilancio familiare: non basterebbe allo scopo, secondo le malelingue, scrivere libri o pronunciare discorsi e dare interviste a pagamento.

Dal cauto suo Meghan sarebbe angosciata anche dall’idea di dover rinunciare al suo sogno di tornare attrice, e di diversi accontentare di ruoli molto meno vistosi, e lucrosi, ad esempio quello di doppiatrice dei Simpson, il celebre cartoon televisivo: le sarebbe stato offeso infatti il ruolo di Lisa, la figlia di Homer e Marge. Insomma, un incarico interessante, ma certo ancora ben lontano dai grandi successi cui aspirava. E c’è ancora, tra i giornalisti inglesi, che ribadisce l’idea complottistica secondo cui Meghan, in realtà avrebbe già pianificato fin dai mesi scorsi il divorzio da Harry da qui a cinque anni.

Insomma, le solite maldicenze ai danni di una donna che ha il solo torto, agli occhi degli inglesi, di aver rinunciato ai privilegi di una monarchia di cui evidentemente non sente il fascino, e di cui probabilmente era stanco anche il marito. Le speculazioni sulle difficoltà economiche della coppia sono ampiamente esagerate, visto che Harry possiede un patrimonio ingente che gli consente di vivere tranquillamente di rendita. E possibile invece che Meghan sperasse qualcosa di più dal suo nuovo esordio come attrice, e sognasse magari ruoli più prestigiosi. Ma in fondo è ancora presto, e a Los Angeles ci è appena arrivata. La nuova vita di Meghan e Harry si sta rivelando meno dorata del previsto, ma non è affatto detto che si concluda con un fallimento. Anzi.