Fedez e Ferragni hanno finanziato la terapia intensiva e portano cibo ai bisognosi

Questo articolo in breve

Non ero un grande fan della coppia Fedez-Ferragni, però devo dire che tutto quello che stanno facendo in questo periodo me li sta facendo rivalutare parecchio. Bravi loro».

Questo è solo uno dei tanti, simili, messaggi apparsi di recente sui social di Fedez e Chiara Ferragni. E sintetizza alla perfezione ciò che sta capitando alla coppia: un cambio di immagine radicale, perché i “Ferragnez” (così sono soprannominati il rapper Fedez e l’influencer tra le più importanti al mondo Chiara Ferragni, marito e moglie da quasi due anni e con un bambino, Leone, che è di una bellezza e di una simpatia assolute) non sono più solo delle star, amate o odiate per i loro eccessi o per le loro stravaganze, per la loro ricchezza e bellezza, ma sono diventati degli idoli. Degli eroi. Dei  Superman insomma.

Perché all’improvviso sono anche simbolo di impegno sociale.Non scontato per due ragazzi che finora avevano fondato il loro enorme successo quasi esclusivamente su una “popolarità patinata” diciamo. Lui scalando le classifiche coi suoi ritmi rap-trap, lei scalando la notorietà social con foto così accattivanti da attirare i principali brand e rendere i suoi post (cioè i messaggi con foto) su Instagram un business milionario (il patrimonio netto della Ferragni risulta superare i nove milioni di euro).

Ogni loro scelta, irriverente o meno, stravagante o meno, pure il loro “nido”, il super attico nella costosa zona City Life di Milano, è sempre stato qualcosa che ha destato stupore, ammirazione o critiche, comunque notorietà. Ritorno di immagine. Insomma, sono sempre stati due molto in gamba (simpatici- antipatici non importa), ma molto concentrati su se stessi.

Da un paio di mesi a questa parte, il ribaltamento. Fedez e Ferragni hanno iniziato a prendersi cura dei problemi degli altri, dei più deboli, e l’hanno fatto in modo efficace, portando risultati concreti. Persino immediati. E la rapidità, in un Paese come l’Italia, rallentato dalla burocrazia, è l’eccezione (purtroppo).

Che cosa hanno fatto? Una serie di azioni benefiche rilevanti. Tutto è iniziato più o meno in coincidenza con lo scoppio dell’emergenza Coronavirus. Così tale e immane è stata la tragedia umana ed economica del Covid 19, così martellante la drammatica conta dei morti, che evidentemente le loro coscienze sono state smosse. Nel pieno della crisi dei ricoveri, con sempre più rianimazioni occupate, con la terapie intensive non più disponibili e col terrore diffuso (anche tra chi ci governa) di non avere più posti per curare i malati che crescevano, anzi galoppavano, Fedez e Chiara Ferragni, per primi, hanno lanciato una raccolta fondi a favore dell’Ospedale San Raffaele per ampliare la terapia intensiva (sessanta posti totali in più ci sono ora).

Quando hanno lanciato l’iniziativa, donando di tasca loro centomila euro, era il 9 marzo, inizio del lockdown in tutta Italia. In due settimane sono stati raccolti oltre quattro milioni di euro grazie a oltre duecentomila donatori. Il 23 marzo veniva aperto, in tempi record, il nuovo reparto coi primi quattordici nuovi posti.

«Abbiamo pensato di sfruttare la nostra popolarità per sensibilizzare chiunque sull’emergenza Coronavirus», hanno detto. L’hanno fatto. E ci sono riusciti. Non solo perché i posti sono stati creati dal nulla, ma anche perché hanno dato il via allo zampillare di innumerevoli iniziative simili: oggi si contano oltre mille raccolte fondi per il Covid 19 lanciate dal mondo dell’economia, della finanza, dello spettacolo.

Fedez e Ferragni sono diventati in un battibaleno degli eroi. Poi Fedez si è distinto per un’altra opera obiettivamente positiva: ha dato il via all’inchiesta che ha permesso di stanare un gruppo che operava il «revenge porn», cioè rendeva pubbliche (in questo caso su Telegram) immagini hot di ragazze, che dovevano rimanere private, scatenando sui social commenti osceni e insulti fino all’istigazione al femminicidio (nell’inchiesta sono finite anche immagini rubate alla giornalista Diletta Leotta, che ha presentato personalmente denuncia). Sono stati individuati e bloccati in tre, che pensavamo di rimanere anonimi: un 35enne della provincia di Nuoro, un 17enne che abita vicino Palermo e un 29enne di Bergamo.

Il merito va a Fedez perché è stato lui il primo a denunciare i fatti alla Polizia Postale di Milano. Era il 4 aprile. Fedez aveva letto su Twitter i messaggi di aiuto di alcune ragazze vittime del «revenge porn» che, per paura, non sapendo se denunciare o meno, si erano rivolte a lui. E lui, anziché voltarsi dall’alta parte, ha denunciato. A fine aprile gli aguzzini erano già bloccati. Anche in questo caso, visto l’esito positivo, anche altre ragazze vittime di ricatti sessuali, hanno trovato il coraggio di sporgere denuncia.

Non è finita qui: l’ultima (almeno ora che scriviamo) opera di bene dei “Ferragnez” è l’adesione a “Milano aiuta”, iniziativa del Comune meneghino per raccogliere e distribuire viveri a chi è in grave difficoltà in tempi di Coronavirus (anziani che non possono uscire e gente che, avendo perso il lavoro, non ha denaro per la spesa). «Con questa iniziativa si riescono ad aiutare 4.900 famiglie alla settimana, circa 16mila persone a settimana, ma c’è sempre bisogno di donazioni di cibo e derrate alimentari.

Se volete dare il vostro contributo donando alimenti potete mandare un’email a milanoaiuta@ comune.milano.it», ha scritto sui social Fedez, accanto alle foto in cui lui e la moglie Chiara Ferragni, bardati con mascherina e guanti, spostandosi in bici, portano cibo nella varie case.

“Fanno del bene per avere l’ennesimo ritorno di immagine”, il commento velenoso di alcuni. Davvero solo velenoso, perché loro “dell’ennesimo ritorno d’immagine” non hanno alcun bisogno, sono già stra-famosi senza dover per forza apparire “buoni”.

Di certo sfruttano la loro popolarità. Ma la sfruttano per far del bene per i più deboli, che da loro vengono realmente aiutati. Fedez e Chiara Ferragni sono solo davvero molto, molto popolari. E se decidono di usare questa popolarità a fin di bene, possono arrivare dove nessun altro arriva. Grazie!!!
Veri Superman moderni!