Maurizio Costanzo e Maria De Filippi, le nozze d’argento suggellano il loro amore

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A venticinque anni di matrimonio non si arriva per caso. O per inerzia. Maurizio Costanzo e Maria De Filippi ne sono la dimostrazione. Anche se, in occasione delle nozze d’argento, la coppia più in vista e più potente della tivù non cambia le proprie abitudini: il 28 agosto si ritroverà a cena a casa, come ogni giorno, senza troppe smancerie.. «Al massimo, con noi ci saranno due o tre amici.

Come me, anche a Maria non piacciono i festeggiamenti», anticipa a Nuovo Maurizio Costanzo, che in quello stesso giorno spegnerà 82 candeline. Del resto, loro sono fatti così. Per compensare l’esposizione mediatica che, durante l’anno, li vede protagonisti tra Mediaset e Rai a tutte le ore del giorno e della notte, Maurizio e Maria preferiscono tenere un profilo basso e stare lontano dai riflettori. «Non abbiamo mai amato la vita mondana, ci piace stare tra noi», dice il giornalista e conduttore capitolino.

Costanzo, partiamo dall’emergenza Covid-19. All’inizio lo slogan era “Andrà tutto bene”. È andato davvero tutto bene, secondo lei?

«Rispetto a come poteva andare sì. Ma bisogna ripetere a tutti che non è finita e che potrebbe esserci un ritorno del virus più forte in autunno». li governo è stato accusato di non aver gestito bene l’emergenza. Giuseppe Conte è promosso o bocciato? «Per me promosso con un sette e mezzo. Il governo si è mosso bene. A chi dice che non avrebbe dovuto chiudere tutto rispondo: come si sarebbero potuti tenere sotto controllo i contagi e le terapie intensive altrimenti?».

Lei ha mai avuto paura di ammalarsi? «No, perché sono quattro mesi che non do la mano a nessuno!».
Sua moglie ha dichiarato di essere stata molto angosciata dal coronavirus… «È vero, ma lei vede molta più gente di me: quindi era giustamente preoccupata».

Per paura del contagio, quindi, avete evitato contatti anche tra voi due? Niente baci o abbracci?
«Sì, siamo stati a debita distanza anche tra di noi». Di recente vostro figlio Gabriele è andato a convivere con la sua fidanzata, Francesca. Come ha preso questo allontanamento?

«Mi dispiace, ma sono contento per lui. Comunque ci vediamo spesso a cena tutti quanti insieme».
A proposito di figli, lei ne ha altri due: ritiene di essere stato un padre ingombrante per loro?
«Non credo. Saverio è quasi più famoso di me, la sua fiction L’amica geniale ha avuto un successo mondiale. Camilla fa la mamma e ha pubblicato racconti, mentre Gabriele lavora con Maria…».

E un vantaggio, sul piano lavorativo, avere due genitori tanto famosi? «Sì, ma ci sono anche svantaggi: non puoi permetterti di essere un lavativo e non puoi fare quello che fanno i semplici impiegati».
A breve festeggerà le nozze d’argento con Maria De Filippi: un record per lei, visto che con nessuna altra donna aveva mai resistito tanto. Perché sono finiti i tre suoi matrimoni precedenti con Lori Sammartino, Flaminia Morandi e Marta Flavi? «Le storie finiscono per colpa di tutte e due le parti. L’importante è vivere credendoci. E io, in quei legami, ci ho sempre creduto.

Poi però, dopo tanto cercare, è arrivata la donna giusta ed ecco che dura da venticinque anni». Che cos’ha Maria di diverso dalle altre? «Forse sono maturato io durante il percorso. Gli anni passavano, non abbiamo mai avuto momenti di crisi e abbiamo continuato a stare insieme. .Non ha pesato nemmeno la grossa differenza di età».

In un’intervista, sua moglie ha detto di essere una che, di fronte a una delusione, non si sa controllare e diventa una belva. Eppure guardandola in Tv sembra una donna tutta d’un pezzo! «È vero, a lei “parte l’embolo”, come si dice. Ma solo sul lavoro. In famiglia non abbiamo mai avuto modo di sperimentarlo: in questo quarto di secolo insieme mai nessuna scenata. A parte per il cibo, ma in modo simpatico…».

Qual è la vostra routine quotidiana? «Io non muovo un dito in casa, c’è. chi lo fa per me e per mia moglie. Comunque un nostro rito è quello di cenare insieme tutte le sere». Passando al lavoro, lei è infaticabile: si divide fra quattro programmi in tivù, tra Rai e Mediaset, e pure uno in radio. Alla sua età dove trova tanta energia? «Sin da quando sono nato il mio problema è sempre stato combattere la noia. Non credo che andrò mai in pensione: coinciderà con la mia fine. Quanti aspirano alla pensione sono individui che non ce la fanno più a stare in ufficio e non amano il proprio lavoro». Come riesce a passare con tanta disinvoltura da Rai a Mediaset, e viceversa?

«Io continuo ad andare in onda forse perché non ci sono ricambi o avrò fatto un patto col diavolo… scegliete voi. Ma con un po’ di presunzione dico che la televisione è una: c’è chi la fa bene e chi male».
La Rai è in balia della politica e Mediaset in mano a Silvio Berlusconi, l’uomo più potente degli ultimi trentanni. Non ha mai ricevuto pressioni che l’hanno messa in seria difficoltà?

«Io mi sono sempre difeso con la professionalità e non ho mai avuto rotture di scatole. Sono sempre stato fuori dai giochi politici. Quando Silvio Berlusconi, che è mio amico, scese in campo gli dissi: “Non
ti voterò mai, ma non scriverò mai niente contro di te”».

Una persona che lei ha detto di stimare molto, Stefano De Martino, ha fatto incetta di successi con Made in Sud, un programma targato Rai- due. Non è un peccato che non lavori più con Maria?
«Evidentemente, lei non a- veva nulla da offrirgli, quindi Stefano ha fatto bene ad accettare il passaggio in Rai».

De Martino vola, mentre Belén pare essersi un po’ persa: rischia di diventare una meteora della Tv?
«No, sta preparando la nuova edizione di Tu si que vales. Non credo che aspiri a fare di più, non ha studiato come attrice. Non ci aspettavamo mica che recitasse in Medea, la tragedia di Euripide!».

Che cosa spera lei di lasciare in eredità alla televisione italiana? «L’onestà di fare bene i programmi».
C’è un errore che non si è mai perdonato? «Anche gli sbagli fanno crescere, fanno parte della vita. Diffidate sempre di chi dice di non aver mai fatto errori».