Sogni premonitori, esistono?

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I sogni possono essere davvero profetici, come si credeva nell’antichità? Fin dalla notte dei tempi ci si interroga su questo e a chiunque è capitato di cercare nelle esperienze oniriche un “indizio” per il futuro o almeno un numero vincente al lotto, ma la scienza per ora non ha dato risposte certe e ovviamente la questione è parecchio complicata da indagare. Uno degli esperimenti più famosi per rispondere alla domanda risale al 1937, quando negli Stati Uniti fu rapito il figlio del famoso aviatore Charles Lindbergh e l’Harvard Psychological Clinic chiese agli statunitensi di riferire i sogni eventualmente fatti sul bimbo: ne arrivarono 1.300, ma quasi tutti ripetevano le supposizioni dei giornali e solo quattro predissero che il piccolo era stato ucciso e indicarono un luogo di sepoltura. Spiega Jonathan Smith in Pseudoscience and Extraordinary Claims of the Paranormal (Wiley-Blackwell): «Immaginiamo che ognuno di noi ricordi appena un sogno per notte, solo negli Stati Uniti avremo 110 miliardi di sogni ricordati ogni anno: anche per mera coincidenza, qualcuno è destinato a predire un evento. Ma per un sogno che si avvera, miliardi invece no».