Donald Trump moccioso e bugiardo, lo dice il fratello

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Non è solo la cattiva gestione dell’emergenza covid e delle crescenti tensioni sociali a far vacillare il gradimento di Donald Trump, in affanno nei sondaggi in vista delle elezioni presidenziali del 3 novembre. Le stoccate più taglienti alla sua credibilità, negli ultimi giorni, gli vengono rivolte dai familiari. A poche settimane dalla pubblicazione del libro scandalo della nipote Mary Trump, ora è la sorella del presidente, Maryanne Trump Barry, 83 anni, a fare rivelazioni imbarazzanti.

La giudice di corte d’appello federale in pensione ha dichiarato che il fratello «pagò qualcuno per fare il test d’ammissione al college al suo posto». In più, lo ha definito un «bugiardo senza principi». Affermazioni non da poco, tenuto conto che negli Stati Uniti la condotta privata dei politici ha un gran peso nell’influenzarne la carriera e una bugia, anche piccola, può diventare un macigno. Torniamo agli ultimi fatti. Mary Trump, psicologa, ha consegnato al Washington Post i file di quindici ore di conversazione con la zia Maryanne – registrata a sua insaputa (per la legge di New York ciò è legale).

Il sito del popolare quotidiano ha pubblicato gli stralci audio più salienti e le trascrizioni. «Era una peste, un moccioso a cui ho fatto i compiti. Lo portavo in giro per New York per cercare di farlo entrare al college. È andato a Fordham e poi è entrato all’Università della Pennsylvania perché qualcuno ha fatto gli esami per lui», ha raccontato Barry. «Mi ricordo persino il suo nome, era Joe Shapiro». L’amico di studi, però, è mancato, e sua moglie e la sorella smentiscono. Quando Mary chiede alla zia: «Cosa ha fatto, allora, da solo?», lei non esita: «Cinque bancarotte, realizzate tutte da solo… Parlo troppo liberamente ma sai, la mancanza di preparazione, i suoi dannati tweet e le sue maledette bugie, o mio Dio!». E alludendo alla politica anti migranti: «Quello che sta facendo con i bambini al confine… è uno che non legge!

Tutto ciò che vuole è far presa sulla sua base elettorale. Non ha alcun principio, nessuno. È ipocrisia e crudeltà. E questi elettori, se fossero persone religiose, vorrebbero che aiutasse la gente, non quello che fa». Gli audio risalgono al 2018 e 2019. Perché vengono fuori adesso? Nel libro Too Much, Never Enough (Troppo e mai abbastanza), in cui Mary Trump afferma che la sua famiglia ha creato «un mostro, l’uomo più pericoloso del mondo, un narcisista sociopatico, pericoloso, bugiardo e imbroglione seriale», l’agguerrita nipote aveva già scritto che lui pagò qualcuno per superare gli esami, senza però citare la zia.

Ora, interrogata sulla fonte di quelle informazioni, ha rivelato le registrazioni segrete. La sua portavoce, Chris Bastardi, ha spiegato che Mary ha iniziato a registrare l’anziana dopo aver ricevuto dalla famiglia una somma molto inferiore rispetto a quanto le spettasse dell’eredità del nonno, il patriarca Fred senior, morto nel 1999. Voleva dimostrare l’inganno registrando parole contrarie alle dichiarazioni giurate. Prima di questi audio non erano mai emerse dichiarazioni negative dell’ex giudice nei confronti di Mr President, ma la spaccatura c’era: «Una volta mi ha detto: “Dove saresti senza di me?”, cercando di prendersi il merito della mia carriera», riferisce Maryanne, che poi ammette di aver chiesto a Donald un aiuto per essere nominata giudice federale da Ronald Reagan («È stato l’unico favore che avessi mai chiesto in tutta la mia vita»), ma sostiene che il resto della sua brillante carriera è stato soltanto merito suo.

Il capo della Casa Bianca, che aveva dichiarato di essere stato ammesso alla Wharton School of the University of Pennsylvania «una delle scuole più difficili in cui entrare » perché è un «super genio» ora replica: «Ogni giorno c’è qualcos’altro contro di me, ma che importa», minimizzando, alla vigilia della convention repubblicana. «Mi manca mio fratello», ha detto, riferendosi a Robert Trump, che aveva cercato di bloccare il libro della nipote, appena mancato a 71 anni il 16 agosto. Dall’800, le presidenziali si tengono il primo martedì di novembre, tra la fine dei raccolti e le prime nevicate. Il tycoon, però, non ha certo seminato bene e le tempeste sono già arrivate. Questo cambiamento climatico – che lui peraltro nega – potrebbe riservargli sorprese.