Lady Diana, aveva 6 anni quando la madre fuggi con l’amante

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La favola triste della principessa Lady Diana, è scandita dalle molte donne che l’hanno tradita. La prima a farlo e a segnare irrimediabilmente la sua esistenza è stata la donna che mai avrebbe dovuto farla soffrire: la madre Frances, scomparsa nel 2004.I dettagli della dolorosa vicenda vengono a galla solo ora, 23 anni dopo la morte di Lady D, e a svelarli è il fratello, il conte Charles Spencer, che ha raccontato il trauma vissuto dalla principessa per quell’abbandono: «Ha sofferto tanto per il divorzio dei nostri genitori, piangeva ogni giorno», ha rivelato.

Diana ha solo sei anni quando la mamma nel 1967 decide di lasciare il marito Edward John, ottavo conte Spencer. La coppia è sposata da tredici anni e ha avuto cinque figli, sebbene il terzogenito John sia morto solo dieci ore dopo la nascita. Frances abbandona la famiglia per andare a vivere con l’amante, il ricco ma borghese Peter Shand Kydd.

Per la donna, il divorzio dal conte Spencer arriva due anni più tardi, nell’aprile 1969. Poche settimane dopo, il 2 maggio, Frances sposa Peter. Questo secondo matrimonio finisce nel 1988, quando Shand Kydd lascia la madre di Diana per una donna più giovane.

I figli di Frances crescono 1 solo con il padre, visto che Edward John Spencer (morto U nel 1992) riesce a ottenere la I custodia dei ragazzi. Diana, le  sorelle maggiori Elizabeth e Cynthia e il fratellino Charles vivono nella splendida residenza di Althorp, circondati da giocattoli, tate e l’amore di un papà che da solo non riesce a colmare il vuoto lasciato dalla ex moglie.

La piccola Diana non fa che pensare alla madre: la donna prima di andarsene le aveva promesso che sarebbe tornata a trovarla molto presto. Così ogni mattina «aspettava la mamma sulla soglia di casa, in lacrime», ma Frances «non è più tornata», ha raccontato Charles, che oggi ha 56 anni e non ha dimenticato le lacrime versate durante tante notti insonni: «Diana mi sentiva, ma era così impaurita dal buio da non riuscire ad attraversare il corridoio per venire da me».

Le insicurezze della futura principessa nascono in quegli anni, quando, ancora bambina, avrebbe avuto bisogno di una famiglia unita per crearsi una personalità forte. Invece cresce timida e chiusa.

Quando il principe del Galles Carlo, che frequenta da più di un anno, le chiede la mano il 6 febbraio 1981 nella splendida cornice del castello di Windsor, Diana crede che la vita le presenti finalmente l’occasione per chiudere con quel passato doloroso e costruirsi un futuro pieno di amore. Invece, ancora una volta, una donna riesce a tenere in pugno la sua felicità.

Si tratta di Camilla Shand, che Diana considera un’amica. La frequenta molto, visto che con Carlo viene spesso invitata nella residenza dove Camilla vive con il marito Andrew Parker Bowles, compagno della squadra di Polo del principe del Galles.

Pochi giorni prima delle nozze con Carlo, la principessa però scopre che Camilla è da anni il vero amore del suo futuro sposo. Un’amante che non vuole farsi da parte.

La principessa soffre, cominciano i problemi di bulimia, le crisi nervose e i tentativi di suicidio. Le condizioni fisiche e psicologiche di Lady D preoccupano la famiglia reale, però nessuno cerca di alleviare davvero le sue sofferenze.

L’unica che potrebbe aiutarla a salvare il matrimonio, ancora una volta, è una donna, la regina Elisabetta II. La sovrana richiama il principe Carlo ai suoi doveri, ma lo fa troppo tardi. Il matrimonio va in pezzi, il 28 agosto 1996 c’è il divorzio. Diana cerca di trovare di nuovo l’amore, ma l’incidente in auto a Parigi nel 1997 pone fine alla sua vita e ai suoi sogni. La gioia, però, le era già stata strappata dal cuore molti anni prima. Dal tradimento di una madre.