Gabriel Garko fidanzato per 11 anni con un ragazzo

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Dopo aver parlato di «segreto di Pulcinella» a proposito della sua sessualità, il divo è stato ancora più esplicito: «Ho avuto la mia prima storia d’amore con un ragazzo di nome Riccardo. Vivevamo insieme, ma quando venivano degli amici a line serata lui faceva finta di andare via per poi tornare».

«Se hai un certo orientamento sessuale non puoi fare questo mestiere, il sistemate lo impone. Ma oggi mi sono tolto la maschera. Frequento una persona con cui sto bene». «Con Èva Grimaldi è stato amore senza sesso. Avrei anche potuto sposarla». «La mia famiglia ha sempre saputo tutto e mi ha protetto». «Un figlio? Mi piacerebbe, ma solo con qualcuno accanto».

Se al Gf Vip ha iniziato ad aprire la porta sulla sua intimità, raccontando che la storia con Adua Del Vesco era stata una bella favola perché loro sono sempre stati solo amici, e alludendo alla propria omosessualità parlando di «segreto di Pulcinella», a Verissimo Gabriel Garko quella porta l’ha proprio spalancata. «Ho avuto la mia prima storia d’amore con un ragazzo di nome Riccardo, sono stato con lui 11 anni; 14 anni fa io e lui vivevamo insieme, ma era una situazione falsata. Quando venivano a cena gli amici, poi lui a fine serata faceva finta di andare via per poi tornare.

Quando uscivamo o andavamo in vacanza eravamo sempre in gruppo», ha confidato a Silvia Toffanin, rivelando che oggi si sta «frequentando con una persona con cui mi trovo molto bene. È una storia appena iniziata». E su quella, mai confermata, ma di cui spesso si è parlato, con il collega Gabriele Rossi, ha chiarito: «Si è conclusa, ma siamo rimasti in ottimi rapporti.

Ci sentiamo tutti i giorni e forse ci vogliamo più bene da amici che da altro». Quanto ai motivi che lo hanno portato a rivelare proprio ora il segreto sulla sua identità sessuale, ha detto che gli dava fastidio che Adua dovesse continuare «a tenere in piedi una recita per proteggermi».

E poi è andato oltre: «Sono stato talmente tanto su un set che alla fine mi sono messo addosso un personaggio. Se hai un certo orientamento sessuale non puoi fare questo mestiere, il sistema te lo impone e quindi devi far finta di averne un altro. All’inizio l’ho preso come un gioco, poi mi sono trovato dentro una macchina che mi ha incastrato e il gioco non è più stato così divertente. Ma oggi mi sono tolto la maschera, anzi lo scafandro. Da tre anni e mezzo, lontano dal set, ho avuto la possibilità di stare dentro la mia pelle. Ho capito che non stavo più bene e ho avuto bisogno di uscirne».

Diversa la situazione con la sua famiglia, che ha sempre saputo tutto: «I miei genitori e le mie sorelle non mi hanno mai giudicato, anzi mi hanno sempre protetto e coperto. Prima di iniziare a fare questo mestiere ho sempre vissuto bene la mia sessualità.

Poi avevo la convinzione che se avessi dichiarato il mio orientamento non avrei più lavorato, e paura che il pubblico potesse sentirsi preso in giro, ma il primo ad essersi preso in giro sono stato io». Spazio quindi alla lunga relazione con Èva Grimaldi: «Abbiamo vissuto 8 anni insieme. Siamo stati una coppia, forse mancava solo il sesso tra noi.

Ci siamo aiutati e sostenuti. L’ho amata tanto e la amo, ma non come la gente può immaginare, probabilmente l’avrei potuta sposare davvero», ha detto un Garko sollevato: «Ho avuto molti momenti difficili in cui ho avuto pensieri brutti, ma oggi sono felice di quello che sono e forse non lo sarei stato se non avessi passato quello che ho passato. Un figlio? Non lo so, mi piacerebbe, ma con qualcuno accanto, non lo farei da solo».